“Unanime la condanna, senza se e senza ma” da parte della preside, professoressa Laura Virli, e di tutta “la Comunità Educante” del Liceo Pascal di Pomezia dove questa mattina sono comparse scritte davanti al cancello della scuola. “Con profondissimo sdegno” spiega una nota apparsa sul sito web della scuola “questa mattina, la Comunità Educante del Liceo Pascal, “ha dovuto constatare la presenza di una vergognosa scritta razzista apparsa di fronte al cancello di ingresso, laddove, da diverso tempo, campeggiava un bellissimo ‘Buongiorno, cuore’. E’ per noi – prosegue la nota – assolutamente inaccettabile una simile vergogna. La scritta in sé, e ancor più il suo posizionamento di fronte ad un’istituzione, quale è la nostra, preposta alla coltivazione della conoscenza e del bene, nel senso più ampio e completo, ci fanno rabbrividire”. “Questa comunità, in tutte le sue componenti, prende la più assoluta distanza da tanta ignoranza, culturale e morale – sottolinea la nota – Il Liceo Pascal, che condanna senza riserve qualsiasi forma di razzismo ed esclusione, che considera da sempre la multiculturalità una risorsa, e che crede fermamente nella possibilità di aprire orizzonti sempre più ampi nelle giovani menti di cui si prende cura, continuerà a lottare con decisione, con determinazione e tenacia, perseguendo la sua missione educativa, perché aberrazioni di tal fatta, che non ci appartengono nel modo più assoluto, possano essere cancellate per sempre dal nostro territorio e dovunque”. “Gli studenti, al pari sdegnati, si sono attivati tramite i loro rappresentanti – conclude la nota – e discuteranno tempestivamente, nel Comitato straordinario previsto per oggi, quanto accaduto, nella piena consapevolezza che solo una comunità unita nella condivisione di principi inderogabili e irrinunciabili possa costituire un saldo punto di riferimento”.
Dure parole di condanna sono venute da molti rappresentanti delle Istituzioni e della politica.
“Lo considero un attacco alla scuola e al suo ruolo educativo. Sono già in contatto con i dirigenti scolastici. Razzismo e antisemitismo non entreranno MAI a scuola”, scrive in un post su Fb la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.
“Ancora scritte antisemite. Ancora inaccettabili provocazioni. Questa volta davanti a due scuole di Pomezia, impegnate in alcune iniziative sulla Shoah. Tutto questo a pochi giorni dal Giorno della Memoria. Ho sentito i dirigenti scolastici dei due istituti coinvolti, per esprimere la mia solidarietà alle comunità scolastiche e per unirmi alla loro ferma condanna nei confronti di questo scempio che non appartiene alla scuola. E io stessa sarò oggi a Pomezia per prendere parte insieme agli studenti alle iniziative organizzate per approfondire le questioni relative all’Olocausto. Di cui c’è ancora bisogno evidentemente”, così la Vice ministra dell’Istruzione Anna Ascani su Facebook. ”Si tratta di atti gravissimi che non offendono solo la memoria collettiva di una tragedia immane, ma tutta la comunità scolastica, da sempre impegnata a tenere vivo il ricordo della Shoah. – continua Ascani – Chi si è reso responsabile di simili inqualificabili gesti sappia che la scuola è e continuerà ad essere presidio di coscienza e conoscenza ed è in prima linea contro razzismo ed antisemitismo. Oggi più che mai. Grazie a chi, subito, si è attivato per cancellare quelle scritte vergognose. Le nostre scuole non si toccano”.
“Le scritte antisemite apparse a Pomezia davanti a due scuole sono inaccettabili. Ha fatto bene la Ministra Azzollina ha ribadire che razzismo e antisemitismo non entreranno mai nelle nostre scuole. Il fatto che questi vergognosi insulti siano stati scritti nei pressi di due istituti scolastici, rende l’azione ancora più grave. Chi predica odio e intolleranza tradisce i valori fondamentali della democrazia, della civiltà e della tolleranza. Non lasceremo che qualcuno cancelli la nostra storia, la nostra coscienza collettiva. C’è chi vorrebbe riscrivere i fatti e calpestare la nostra memoria. Non lo consentiremo”, così il vice ministro dell’Interno Matteo Mauri.
“24 gennaio, Mondovì. 27 gennaio, Torino. 30 gennaio, Torino. 9 febbraio, Torino. Oggi 12 febbraio Pomezia. Quasi ogni giorno assistiamo a episodi di violenza e intolleranza. Oggi a Pomezia due scuole sono state imbrattate con insulti contro gli ebrei. Adesso basta, è gravissimo e non può ripetersi. Sono sicuro che i ragazzi della scuola, feriti da questo schifo, reagiranno con orgoglio per riaffermare i valori di antifascismo e libertà che hanno salvato il nostro Paese in passato. Primo Levi diceva: ‘Auschwitz è fuori di noi, ma è intorno a noi. La peste si è spenta, ma l’infezione serpeggia’. Uniamo l’Italia per fermare il virus dell’odio”, lo scrive su Fb il segretario del Pd, Nicola Zingaretti.
”Le scritte antisemite apparse sui muri di due scuole a Pomezia sono vergognose. Mi auguro sia fatta subito chiarezza e siano individuati i responsabili di questo ignobile gesto”. Così in un tweet la sindaca di Roma Virginia Raggi.
”Un insulto alla Memoria, alla forza morale dei sopravvissuti alla Shoah che portano il peso di un passato terribile e che hanno fatto della loro esistenza un dovere di testimonianza: le scritte apparse oggi davanti a due licei di Pomezia sono ignobili, frutto di una subcultura di odio e di negazionismo che purtroppo sta riemergendo non solo in Italia ma in tutta Europa”. E’ quanto afferma in una nota il vice presidente della Regione Lazio, Daniele Leodori. ”La città di Pomezia, gli studenti che oggi hanno dovuto subire questo ignobile attacco sui muri delle loro scuole, la comunità ebraica di Roma, che aveva organizzato un incontro proprio in uno degli istituti, non si faranno intimidire. Alle istituzioni, alle scuole, il compito di non abbassare la guardia e di combattere con ancora più forza l’ignoranza e l’antisemitismo”, conclude Leodori.
“Un atto gravissimo – ha dichiarato il Sindaco M5s della cittadina laziale Adriano Zuccalà- che condanno a nome di tutta l’Amministrazione comunale. A pochi giorni dalla Giornata internazionale della Memoria, e nella giornata di oggi in cui proprio l’Istituto Brodolini organizza un incontro che vede ospite Gabriele Sonnino, testimone di quella pagina buia della nostra storia, sono rammaricato e indignato per quanto accaduto. Questo ci spinge a lavorare ancora di più con le scuole per trasmettere alle nuove generazioni una memoria collettiva che è il messaggio di chi c’era e il ricordo vivo di una comunità che difende i diritti umani”. “Spero si possa fare luce quanto prima sugli autori di questo vile gesto – conclude Zuccalà – Intanto gli operatori ambientali del Comune di Pomezia sono già al lavoro per ripulire le aree”.