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    Salò dice no a rimozione cittadinanza onoraria a Benito Mussolini

    Benito Mussolini resta cittadino
    onorario di
    Salò, in provincia di Brescia. Lo ha deciso ieri il Consiglio
    comunale che ha rigettato la mozione che era stata dal consigliere di minoranza
    Stefano Zane, della lista civica . “La questione dovrà affrontarla la prossima
    amministrazione che uscirà dal voto di maggio”, ha detto il sindaco del
    paese Cipani, esponente di centro destra. “In questo momento siamo in
    campagna elettorale e il tema crea una tensione inutile” ha aggiunto il
    primo cittadino di
    Salò. “Sono
    convinto di aver fatto la cosa giusta – spiegando la ragione del rinvio -. La
    sera in cui dovevamo discutere la mozione non c’era un’atmosfera serena in
    città, si era creata forte tensione, tanto da dover essersi reso necessario uno
    spiegamento importante di forze dell’ordine per tenere la situazione sotto
    controllo”.

    “Se
    dovessi essere rieletto io – sottolinea Cipani – me ne occuperei, chiaramente
    sottoponendo la questione in Consiglio, non potrei certamente decidere da solo,
    altrimenti farei la parte del podestà e non mi sembra il caso”. “Tra
    l’altro posso aggiungere – conclude Cipani – che questo tema non riguarda
    soltanto Salò. Solo nella provincia di Brescia infatti ci sono 22 comuni che
    nel 1924 concessero la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Se nel
    bresciano sono così tanti, figuriamoci quanti comuni ci sono a livello
    nazionale. Ritengo quindi che sia ingiusto scaricare la responsabilità della
    decisione sui singoli sindaci. Ci dovrebbero essere delle direttive nazionali
    sulla questione”.

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