La protesta
dei pullman turistici, che da questa mattina, con l’invasione di piazza Venezia
da parte di decine di torpedoni sta paralizzando il traffico del centro di
Roma, nasce dalla resistenza degli operatori del settore ad un nuovo
regolamento varato dalla giunta di Virginia Raggi che dal 1 gennaio 2019 vieta
il posteggio di questa tipologia di mezzi all’area centrale della citta’. La
questione e’ annosa e fa parte della ricerca di un maggiore decoro della zona che
ospita i principali reperti archeologici della Capitale, troppo spesso simile
al posteggio di un aeroporto o una stazione. Il provvedimento della giunta M5s
arriva dopo una serie di tentativi analoghi da parte delle giunte precedenti,
non andati a buon fine, di stoppare la processione di bus turistici posteggiati
a pochi passi dal Colosseo, dal Campidoglio e dal Circo Massimo. Il
provvedimento e’ pensato anche sul versante di una maggiore sicurezza dei pedoni,
solo questa estate due persone sono morte in centro storico investite da
altrettanti bus turistici.
Con la
normativa che entrera’ in vigore tra dieci giorni chi vorra’ transitare in
pullman, senza posteggiare, nella zona a traffico limitato in prossimita’ dei
monumenti piu’ importanti potra’ farlo solo pagando un carnet di accessi, da 50
a 300 giornalieri, con un costo che oscilla tra i 5.400 e i 25 mila euro annui.
Stop invece alla sosta breve, fino a 15
minuti, attorno all’anfiteatro Flavio o nelle vie limitrofe. Contingentato
invece l’accesso nella zona del Vaticano. La Ztl Centro Storico sara’ interdetta
ai bus turistici, a eccezione di quelli con a bordo scolaresche, clienti di
hotel con un numero di stanze pari o superiore a 40, con un accesso massimo
fino a 30 mezzi giornalieri. Servira’ anche una prenotazione anticipata per
l’accesso alle zone piu’ sensibili della Ztl. Il testo prevede anche l’aumento
del numero di stalli di posteggio destinati ai pullman.
La scorsa
settimana il Consiglio di Stato ha respinto la richiesta di sospensiva del
provvedimento presentata da parte degli operatori del settore.