“Sono le solite polemiche cucite addosso alla nostra realtà, le subiamo, per noi è la routine di queste circostanze. Sappiamo che per una settimana il mondo giornalistico ci guarda, ma noi come predappiesi viviamo tutto ciò con tranquillità e distacco”. Lo afferma all’Adnkronos il sindaco di Predappio, Roberto Canali, alla vigilia della riapertura, oggi dalle 10.30 alle 18, della cripta di Mussolini a Predappio in occasione del 136esimo anniversario della nascita del capo del Fascismo. Da parte sua, spiega il sindaco, l’amministrazione comunale ha ottemperato alle misure previste come “disporre i divieti di sosta lungo le strade di accesso al cimitero”. Il primo cittadino, che nei giorni scorsi aveva auspicato l’apertura stabile della cripta come “risorsa e fonte di turismo”, ribadisce che “questo è l’auspicio, ma la decisione spetta alla famiglia e attendiamo fiduciosi”.
Fortemente contraria all’apertura al pubblico della cripta è l’Anpi. “La riapertura a Predappio, domenica 28 luglio, della cripta contenente la tomba di Benito Mussolini diverra’ l’occasione, ancora una volta, per un corteo di camicie nere, saluti romani e di tutto l’armamentario apologetico del fascismo“. Lo afferma il vice presidente nazionale dell’Anpi, Emilio Ricci, che parla di “iniziativa che contrasta con la Costituzione della Repubblica e con le leggi vigenti in materia, la Scelba e la Mancino”.
Per parte sua Roberto Canali, sindaco di Predappio – eletto in una lista ‘civica’ sostenuto dal centrodestra – appare tranquillo e ha ribadito l’auspicio di una manifestazione “educata” con persone in borghese e senza camicie nere (“sarebbe una forma di educazione”) rimarcando allo stesso tempo l’importanza della figura di Mussolini come “volano” per il turismo e quindi per l’economia di Predappio. La cripta (il monumento e’ privato) e’ chiusa dal 2017 e viene riaperta solo per le ricorrenze. I familiari, tuttavia, non ne escludono una riapertura permanente. Un’eventualita’ giudicata positiva dal sindaco in modo da incentivare il turismo in un Paese in cui ormai sono rimasti “solo i predappiesi”. Inoltre “se la tomba fosse aperta tutto l’anno – ha concluso Canali – gli arrivi, invece di concentrarsi tutti in pochi giorni, sarebbero piu’ diluiti. Al momento non ho ancora parlato con nessuno della famiglia ma rimango fiducioso in attesa di incontrare qualcuno”.