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    Quirinale, celebrata Giornata Internazionale della donna. Ha partecipato la presidente Ruth Dureghello

    Si sono tenute presso il Palazzo del Quirinale alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, le celebrazioni per la Giornata Internazionale della Donna. Il tema indicato nel discorso del Capo di stato è stata la schiavitù femminile, che sfocia molto spesso nella prostituzione. Un fenomeno molto ampio nel continente africano, e non solo, che ha raggiunto il Vecchio Continente, e l’Italia tramite il fenomeno delle tratte dei migranti. A cercare di contrastare questo fenomemo l’Organizzione Internazionale per le Migrazioni, con l’intervento della rappresentante che ha illustrato come si stia evolvendo la schiavitù femminile.

    Nel corso della cerimonia diverse le testimonianze di ragazze, al momento sotto protezione, che sono state oggetto di violenze disumane da parte dei loro aguzzini e dei “clienti”, ragazze considerate come “un oggetto da acquistare”. Toccante la testimonianza dimStefania, una ragazza bulgara che è riuscita ad uscire da questo circolo di violenze e sofferenze.

    A prendere la parola prima della conclusione della cerimonia, è stato proprio il Presidente Mattarella, ricordando che “fare gli auguri alle donne, in realtà, vuol dire rivolgerli all’intera comunità nazionale. Perché la componente femminile è parte, oltre che essenziale, decisiva della nostra società”. Ha poi spiegato il motivo della scelta di tale tema, “si tratta di un turpe fenomeno che non risparmia l’Italia. Si tratta di uno sfruttamento ignobile a danno di donne, spesso minorenni, provenienti dalla povertà più estrema, da contesti di guerra, da terre aride, che finiscono nelle reti di crudeli trafficanti di persone”. Ha proseguito ricordando che “sessantuno anni fa, una legge dello Stato, promossa da una senatrice, partigiana e costituente, dichiarò fuorilegge lo sfruttamento della prostituzione. Quella legge – ricorda il Presidente Mattarella – fu una tappa importante nel cammino di liberazione della donna. Oggi quella senatrice, Lina Merlin, sarebbe in prima linea contro la tratta di questo nostro tempo”.

    Prima di concludere il suo intervento, Mattarella ha sottolineato che fare gli auguri alle donne, in realtà, vuol dire rivolgerli all’intera comunità nazionale. Perché la componente femminile è parte, oltre che essenziale, decisiva della nostra società.”.

    Tra i tantissimo ospiti e autorità presenti al Quirinale, anche la Presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello, che per l’occasione ha fatto in esclusiva per Shalom una riflessione sul ruolo della donna nell’ebraismo: “L’appartenenza all’ebraismo viene trasmessa per via matrilineare. Dunque, è la donna ad essere responsabile dell’educazione ebraica, cosa che si realizza in diversi aspetti. La donna deve insegnare la cultura ebraica, l’osservanza delle mitzvot, le tradizioni. Si tratta di un ruolo – sottolinea la presidente Dureghello – di importanza fondamentale, motivo per cui mi piace descrivermi come una fiera mamma ebrea.” 

    Da ricordare inoltre il fatto che proprio Ruth Dureghello, è stata la prima donna a ricoprire il ruolo di presidente in una grande comunità. “Come spiegavo poco fa per quanto riguarda il ruolo della donna nell’ebraismo, non credo ci debba essere competizione tra i generi: sono stata educata alla differenza dei ruoli, e questo vuol dire che uomo e donna sono diversi, ma non che uno sia più importante dell’altro nella società” ha ricordato la presidente. Sottolineando inoltre che “sicuramente la mia nomina di presidente ha lanciato un segnale di grande importanza. La Comunità Ebraica di Roma è la più antica fra le comunità della diaspora, siamo qui da duemiladuecento anni. Il fatto che una donna ne sia presidente e la rappresenti sul più ampio panorama italiano è un forte segnale di come la nostra comunità rispetti certi valori. In questo caso, appunto, l’eguaglianza tra uomini e donne.”

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