Scene di guerriglia a pochi passi da Vicenzaoro, fiera di oreficeria e gioielleria. Un gruppo dei centri sociali del Nord Est ha tentato di sfondare il cordone di sicurezza sul retro della Fiera dell’Oro per raggiungere gli stand dello Stato ebraico.
Ieri, mentre si stava svolgendo un corteo pro-Palestina, una parte, composta da circa 700 persone, ha deviato rispetto al percorso autorizzato dalla prefettura e ha sfondato un cancello per cercare di raggiungere la fiera. La polizia ha risposto con una carica di alleggerimento. Sono cinque gli antagonisti denunciati e undici gli agenti feriti negli scontri. Secondo le forze dell’ordine i manifestanti hanno utilizzato “artifizi modificati e contenenti schegge metalliche, che dimostrano una chiara volontà di fare più male possibile”. La Digos ha acquisito i filmati e non si escludono altre denunce nei prossimi giorni.
Il presidente della Comunità Ebraica di Roma Victor Fadlun ha condannato l’accaduto, segnalando come sia stata “una pericolosa degenerazione della protesta pro-Palestina a Vicenza”. “Ha gettato la maschera e si è trasformata da finto corteo pacifista in pura violenza antisemita, contenuta con professionalità dalle forze dell’ordine” ha dichiarato Fadlun che ha espresso “gratitudine alle forze dell’ordine, in particolare alla Polizia di Stato, e vicinanza e solidarietà agli agenti feriti”. “Non vogliamo neanche immaginare che cosa sarebbe successo se il corteo fosse riuscito a sfondare le barriere e raggiungere il Padiglione Israele a Vicenzaoro. Faccio appello alle forze politiche perché condannino senza se e senza ma, in modo unanime, il pericoloso ritorno di un antisemitismo che sembrava sconfitto dalla storia e nella coscienza dell’opinione pubblica” ha aggiunto.
Ferme condanne sono arrivate anche dal mondo della politica e della società civile.
“La condanna per questi atti di violenza e antisemitismo deve essere netta e unanime. – ha detto in una nota il presidente del Senato, Ignazio La Russa. – Nessuna tolleranza è ammissibile. A Israele e agli agenti di polizia rimasti feriti giunga la vicinanza mia personale e del Senato della Repubblica”.
“Quel che è accaduto questa mattina a Vicenza indica quanti danni stiano producendo la criminalizzazione di Israele e la diffusione di pulsioni antisemite e antiebraiche verso cui è colpevole e inescusabile ogni forma di passività”. Lo ha scritto su X Piero Fassino, deputato del Partito Democratico. Filippo Sensi, senatore del Pd, ha sottolineato come “l’antisemitismo violento sta rialzando la testa”. “Mancano pochi giorni al 27 gennaio, ci stiamo arrivando nel modo peggiore. A furia di guardare e stare zitti, poi finisce così. Guai alla politica che deve avere coraggio per difendere i suoi cittadini dall’odio, dall’intolleranza” si legge nel suo post.
“L’antisemitismo nel mondo sta degenerando” ha scritto in un tweet Alessandro Bertoldi, presidente di Alleanza per Israele. “Pensiamo a cosa sarebbe potuto succedere oggi alla Fiera di Vicenza se non fossero intervenute tempestivamente le forze dell’ordine”.
Dura anche la condanna arrivata da Stefano Parisi, presidente dell’Associazione SetteOttobre’, nata dopo gli attacchi di Hamas in Israele. “C’è una marea montante di odio contro gli ebrei e contro l’occidente che deve essere fermata senza ambiguità e opportunismi” ha affermato.