Il produttore discografico David Matalon, diventato leggendario per aver scoperto e lanciato Mina agli inizi della carriera, è morto all’età di 99 anni. L’annuncio della scomparsa è stato dato dalla sua famiglia su Facebook, come riferisce l’AdnKronos. Matalon è deceduto ieri mattina nella Residenza Anziani Arzaga, una struttura della Comunità Ebraica di Milano. Nato ad Alessandria d’Egitto il 14 luglio 1920, dopo aver lavorato dal 1953 presso la casa discografica Cgd creata da Teddy Reno nel 1948, dove fu responsabile della produzione internazionale, Matalon nel 1956 fondò l’etichetta Iltaldisc e parallelamente anche la Broadway, specializzata per lo più in cover di brani internazionali. E fu proprio David Matalon, che all’epoca da manager girava in lungo e in largo nei locali italiani dove si esibivano le giovani promesse della canzone leggera, nel 1958 a Casteldidone (Cremona) a scoprire e ad intuire le grandi potenzialità di Anna Maria Mazzini, la futura “Tigre di Cremona” (80 anni il prossimo 25 marzo): il discografico decise di metterla sotto contratto, invitandola ad incidere diversi brani sia in inglese con lo pseudonimo di Baby Gate che poi in italiano venne lanciata con il nome di Mina.
MATALON fece incidere quattro canzoni a Mina: “Be Bop a Lula” e “When” con l’etichetta Broadway e con il nome d’arte Baby Gate; “Non partir” e “Malatia” con l’etichetta Italdisc e il nome reale Mina. In attesa di capire quale delle due immagini artistiche avrebbe avuto maggior successo di pubblico, in questa primissima fase della carriera nel dicembre 1958, Mina e il suo alter ego Baby Gate convivevano sul mercato discografico. Il 45 giri “Malatia/Non partir” fu il primo di tanti altri e numerosi anche i 33 giri di Mina con la Italdisc, da “Tintarella di luna” del 1960, passando per “Il cielo in una stanza” del 1960, “Renato” del 1962, fino a “Stessa spiaggia, stesso mare” del 1963. Oltre a Mina, sicuramente l’artista più celebre, per l’etichetta Italdisc incisero anche il cantautore folk pugliese Matteo Salvatore, la cantante Renata Mauro, Ricky Gianco (che incise un 45 giri con il suo vero nome, Ricky Sanna, e con la collaborazione dei Ribelli), il tenore Bruno Venturini (prestato, ai suoi esordi, alla musica leggera), il cantautore Roberto Vecchioni e la cantante Anna Ferrari. Nel frattempo nel 1959 MATALONdette vita alle Edizioni Musicali Ducale e all’attività discografica vera e propria unì quella di organizzatore di numerose tournée e festival in Francia, Inghilterra, Usa e Canada, curando anche varie tournée italiane e mediorientali di jazzisti e cantanti americani quali, ad esempio, Louis Armstrong e i Platters.
Quando nel 1963 Mina lasciò la Italdisc-Ducale, l’azienda di MATALON concentrò i propri sforzi sulla nuova attività industriale, installando a Brebbia (Varese) un importante polo produttivo impegnato nella fabbricazione di dischi e nella produzione e duplicazione di musicassette, divenendo così in breve tempo fornitore di gran parte delle case discografiche europee di impianti e stampi per la fabbricazione e l’assemblaggio automatico di dischi e musicassette. Fu proprio durante questa fase societaria che Davide MATALON si avvicinò al mondo della cosiddetta “musica colta”, in particolare classica, etnica e jazz. La Ducale divenne negli anni Settanta licenziataria esclusiva della francese Arion, etichetta in possesso di un importante catalogo classico ed etnico, rilevandone in seguito il 100% delle azioni. Dal 1985 la casa discografica Arion è diretta dalla figlia Manuela MATALON Ostrolenk. Dopo l’avvento del compact disc e la conseguente agonia del long playing una ulteriore riconversione ha portato La Ducale allo smantellamento dell’attività industriale e al rafforzamento della parte commerciale e della distribuzione nazionale ed internazionale. Oggi l’attività si concentra sulla produzione di un nuovo catalogo Ducale (classica, folk e jazz) e sulla assunzione della rappresentanza esclusiva per l’importazione e la distribuzione di importanti cataloghi internazionali di musica classica, etnica, jazz e easy-listening. Alla guida della Ducale Music c’è il figlio Marco MATALON. (Pam/AdnKronos)