Tra le tracce proposte stamattina agli studenti per la prima prova dell’esame di maturita’, ce n’e’ anche una dedicata a Gino Bartali, il campione di ciclismo nominato “Giusto tra le nazioni” nel 2013, riconoscimento che viene consegnato a coloro che rischiarono la vita per salvare gli ebrei durante le persecuzioni naziste.
La carriera di “Ginettaccio” fu notevolmente condizionata dalla seconda guerra mondiale, giunta proprio nei suoi anni migliori. Costretto a rimanere giu’ dalla sella per cinque anni a causa della guerra, Bartali torno’ a pedalare per salvare oltre 800 ebrei dalla barbarie nazista. Bartali fece numerosi viaggi sulle due ruote dalla stazione di Terontola-Cortona fino ad Assisi, trasportando carte e foto-tessere (nascoste nei tubi del telaio della bicicletta) in una stamperia segreta, cosi’ da poter falsificare i documenti necessari alla fuga di ebrei rifugiati. Trasporto’ documenti falsi anche al vescovo di Firenze, che poi li distribui’ agli ebrei per farli espatriare. Percorse quasi 200 km avanti e indietro al giorno: se fosse stato scoperto sarebbe andato incontro alla fucilazione. Rischio corso nell’autunno del 1943, quando Bartali venne arrestato dalla polizia fascista: nessuno ispeziono’ la sua bicicletta e grazie a questa ‘dimenticanza’ il campione si salvo’.
Per molto tempo “Ginettaccio” non racconto’ a nessuno degli oltre 800 ebrei salvati dalla morte perche’ “il bene si fa ma non si dice”, usando le sue parole. Poi confido’ tutto al figlio Andrea con la raccomandazione di non raccontare nulla se non a tempo debito. L’eroismo di Bartali e’ stato piu’ volte ricordato e premiato dalle istituzioni italiane: nel maggio 2005 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi consegno’ alla moglie di Bartali, Adriana, la medaglia d’oro al valore civile al campione scomparso nel 2000. Nel 2011 Bartali e’ stato inserito tra i Giusti dell’Olocausto nel Giardino dei Giusti del Mondo di Padova, sempre per l’aiuto offerto agli ebrei durante la Seconda guerra mondiale. Infine la nomina a “Giusto tra le nazioni” nel 2013 dallo stato di israele e un albero una targa lo ricordano nel memoriale dello Yad Vashem a Gerusalemme.
Gino Bartali nella storia del ciclismo ha conquistato tre Giri d’Italia (1936, 1937, 1946) e due Tour de France (1938, 1948), oltre a numerosi altri successi tra i quali spiccano quattro Milano-Sanremo e tre Giri di Lombardia. Leggendaria fu la rivalita’ con Fausto Coppi che divise l’Italia nell’immediato dopoguerra, dal punto di vista sia sportivo che politico.