La solidarietà italiana a Israele si fa sentire subito dopo le prime ore dall’attacco. Sono le 14.29 del 7 ottobre quando il presidente Sergio Mattarella invia un messaggio al Presidente dello Stato di Israele, Isaac Herzog che contiene “la più ferma e convinta condanna” del “proditorio attacco che attenta alla sicurezza di Israele e allontana la prospettiva di una pace duratura – da tutti auspicata e avvertita come necessaria – tra israeliani e palestinesi. In queste drammatiche circostanze giungano a Lei, Signor Presidente, e a tutti i cittadini israeliani le espressioni della solidarietà dell’Italia. Siamo sinceramente vicini al lutto delle famiglie delle vittime e auguriamo ai numerosi feriti un pronto e completo ristabilimento”, dice poi Mattarella.
Tocca alla premier Giorgia Meloni telefonare al primo ministro Bibi Netanyahu dopo che ieri sera, Palazzo Chigi si è illuminato con la bandiera israeliana in segno di solidarietà per lo stato ebraico. Meloni ribadisce la piena solidarietà del governo italiano per gli attacchi subiti e la vicinanza ai familiari delle vittime, agli ostaggi e ai feriti. Il governo lavorerà con i partner internazionali per coordinare il sostegno. L’Italia è al fianco del popolo israeliano in questo difficile momento”. E il ministro degli esteri Antonio Tajani si recherà al Cairo per una mediazione con l’Egitto. “Mercoledì è programmata la mia visita al Cairo e l’incontro con il presidente Al Sisi. Chiederemo all’Egitto di svolgere un ruolo per la de-escalation della situazione. Fermo restando che siamo dalla parte di Israele, dobbiamo impedire che ci sia una escalation ed Egitto, Arabia Saudita e Giordania possono essere importanti mediatori”, dice Tajani che rassicura: fortunatamente nessuna vittima italiana. “Ce ne sono circa 18 mila che vivono in Israele, molti hanno doppio passaporto. Un migliaio sono giovani che stanno svolgendo il servizio di leva con l’esercito israeliano, 500 sono pellegrini o persone che lavorano pro tempore in Israele, poi ce ne sono una decina nella Striscia di Gaza”, informa il ministro.
“Se c’è chi pensa di cancellare lo stato di Israele questo è inammissibile- aggiunge il capo della Farnesina “Speriamo che l’Iran non contribuisca a una escalation negativa. Certo i festeggiamenti nel Parlamento iraniano non sono un buon segno”.
Dall’opposizione, netta condanna ad Hamas da parte della segretaria pd Elly Schlein, fermare l’aggressione con tutti i mezzi diplomatici auspica poi il leader di azione Carlo Calenda. “Israele ha il diritto e dovere di esistere e resistere”, dice Matteo Renzi di Italia viva.
Condanna degli attacchi da parte del presidente francese Emmanuel Macron, del primo ministro tedesco Olaf Scholz, della presidente della commissione europea Ursula Von der Leyen. E un colloquio telefonico è avvenuto anche tra Benyamin Netanyahu e Volodymyr Zelensky. Il leader ucraino ha espresso “solidarietà” al premier israeliano.
Sul fronte europeo, Berlino vuole rivedere gli aiuti ai palestinesi annuncia il ministro dello Sviluppo, Svenja Schulze, sottolineando che il governo è sempre stato attento a verificare che i soldi venissero usati solo per fini pacifici. “Ma questi attacchi contro Israele segnano una frattura terribile. Ora rivedremo il nostro intero impegno per i territori palestinesi”. Berlino discuterà con Israele come meglio realizzare gli aiuti e si coordinerà con i partner internazionali. Mentre la Polonia invierà aerei da trasporto dell’aeronautica per evacuare i suoi cittadini da Israele, annuncia il presidente Andrzej Duda su X.
Si muove anche il Medioriente. Il presidente turco Recep Tayyp Erdogan lancia un appello a Israele e Hamas a “sostenere la pace” e ad astenersi dal colpire civili. “Non c’è niente di buono nell’attaccare i civili”, ha detto Erdogan, aggiungendo: “Siamo pronti a fare di tutto per ridurre le tensioni. Invitiamo tutti gli attori a sostenere la pace”.