Forse si aspettava un pubblico sollevarsi in una risata collettiva Massimo Ceccherini quando negli studi del programma su Rai1 “Da noi… a ruota libera” ha fatto una battuta da far accapponare la pelle. Ma quando l’attore, ospite del programma condotto da Francesca Fialdini, parlando di “Io Capitano” di Matteo Garrone, che lui ha contribuito a sceneggiare e che è candidato agli Oscar, dice “è il film della cinquina più bello solo che non vincerà perché vinceranno gli ebrei. Quelli vincono sempre” in studio scende il gelo. Non una risata. Neanche un sorriso accennato. Insomma, da una prospettiva di un comico, un vero flop che abbiamo visto mille volte in film e serie tv prima che un personaggio qualsiasi fosse cacciato a pedate da un palco di un club di terz’ordine. Ma davanti a una battuta dal sapore antisemita che propina stereotipi sbiaditi, tanto falsi quanto pericolosi e diciamolo, anche un po’ noiosi, sugli ebrei “sovrani del mondo” (e di Hollywood), pronunciata in un programma del servizio pubblico ci si sarebbe aspettato di vedere almeno la conduttrice stigmatizzare l’attore. Invece la Fialdini ha glissato, nel gelo assoluto del pubblico.
“È gravissimo e inaccettabile che Massimo Ceccherini, candidato all’Oscar per la sceneggiatura di ‘Io Capitano’, abbia rilanciato a ‘Da noi… a ruota libera’ su Rai1 uno dei più tristi e abusati stereotipi antisemiti, sostenendo che il suo film merita di vincere ma non vincerà in quanto ‘vinceranno gli ebrei, perché quelli vincono sempre”’. Così affermano Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane, Victor Fadlun, presidente della Comunità ebraica di Roma (Cer), e Walker Meghnagi, presidente della Comunità ebraica di Milano (Cem) in una nota congiunta.
“La solita allusione alle lobby ebraiche, – continua la nota – concettualmente non diversa dalla propaganda che in qualsiasi stagione storica e a qualsiasi latitudine ha preceduto persecuzioni e violenze nei confronti delle nostre comunità. Ci auguriamo che la conduttrice, Francesca Fialdini, non abbia ‘colto’ le parole pronunciate da Ceccherini solo perché stava formulando una seconda domanda. Se invece le avesse sentite e avesse deciso di non intervenire, sarebbe doppiamente grave”. “Affermazioni razziste come queste – concludono – non possono cadere nel silenzio, perché silenzio e indifferenza sono l’anticamera della violenza antisemita, inammissibili soprattutto sulla Rai”.