“Ogni limite è stato superato, e quanto accaduto dimostra cosa potrebbero diventare i cortei non autorizzati in occasione della ricorrenza del 7 ottobre”. Questa la dura condanna della Comunità Ebraica di Roma per l’“ignobile e minacciosa manifestazione” tenutasi ieri a Milano, dove sono stati esposti cartelli con immagini e nomi di noti esponenti ebrei italiani, accusati di essere “agenti sionisti”. Tra le figure prese di mira spiccano la senatrice a vita Liliana Segre, il ministro della Difesa Guido Crosetto e l’ex presidente della Comunità Ebraica di Roma, Riccardo Pacifici.
Durante la manifestazione, inoltre, uno dei partecipanti ha esposto una bandiera di Hezbollah, e i presenti hanno osservato un minuto di silenzio in memoria del leader del gruppo terroristico libanese, Hassan Nasrallah.
L’episodio ha scatenato un’ondata di sdegno da parte di esponenti della politica italiana. Il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha rilasciato una dichiarazione di ferma condanna, sottolineando come queste violenze verbali e diffamazioni siano inaccettabili. “A Liliana Segre, Guido Crosetto e Riccardo Pacifici giunga la solidarietà mia personale e del Senato della Repubblica”, ha affermato La Russa.
Anche Giovanni Donzelli, esponente di Fratelli d’Italia, ha denunciato l’incitamento alla violenza nei confronti degli ebrei e degli amici di Israele presenti in Italia. “Dopo la diffusione di una lista di proscrizione, i pro-Hamas hanno dato un volto a quelle persone, incitando la piazza alla violenza e al terrorismo”, ha scritto sui social.
Il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, ha espresso la sua vicinanza a Liliana Segre, definendo “ignobili” gli insulti rivolti a una delle ultime sopravvissute italiane all’Olocausto, simbolo della memoria storica e della lotta contro l’antisemitismo.
“Ancora una volta le piazze italiane sono protagoniste di un sabato in cui l’antisemitismo la fa da padrone”, ha scritto sui social l’eurodeputata Pd Pina Picierno. “Riprendendo la vergognosa lista di proscrizione fatta dai Carc e dal nuovo PCI, oggi, durante un corteo a Milano, sono state esposte foto di cittadini che hanno la sola colpa di essere ebrei, marchiati con la scritta ‘Agente sionista’. Come ottant’anni fa, nei punti più bui della storia, riparte la caccia all’ebreo”.
Le autorità locali stanno monitorando attentamente la situazione in vista delle altre manifestazioni previste nei prossimi giorni, inclusa una protesta fissata per il 5 ottobre, a un anno dall’inizio del conflitto tra Israele e Hezbollah. Sebbene inizialmente vietata dalla questura di Roma, l’appuntamento potrebbe comunque svolgersi, nonostante il divieto, con il rischio di ulteriori tensioni.