L’uomo è un essere temporale: ha un inizio nel tempo e nel tempo ha una fine. Allo stesso modo la creazione ha un principio e tende verso quella conclusione che è il compimento del suo significato ed il passaggio ad un’altra dimensione della realtà. Ci muoviamo nel tempo, con delle fermate che si ripetono ma che assumono ogni volta un significato diverso: perché siamo ogni giorno diversi e perché reinterpretiamo in prospettiva nuova ciò che ricompare nella nostra vita. Coniughiamo in questo modo la linea, il tempo che scorre in una direzione come una freccia, ed il cerchio, il tempo che torna sempre sui suoi passi.
L’ebreo cammina lungo questi due binari, non proprio paralleli, che lo conducono alla costruzione della sua identità come membro del popolo di Israele e come parte dell’umanità: senza celebrazioni, che sono dei segnatempo, non c’è l’ebreo; senza capacità di rivivere annualmente gli eventi passati, in una sempre rinnovata prospettiva esistenziale, non c’è popolo ebraico; senza percorrere le tappe di una singola vita, non c’è individuo nella collettività. È una scommessa alla quale non ci si può sottrarre se si vuole dare un senso alla propria esistenza.
Il libro “Le mie feste ebraiche” (di Giuditta Di Segni e illustrazioni di Lia Frassineti), è destinato ai bambini e – come scrive nella prefazione il rabbino Benedetto Carucci Viterbo – “accetta la scommessa con l’obiettivo di rendere semplice un pensiero così complesso: illustra il ciclo annuale delle festività ebraiche, e quello della vita, presentandone in dialogo i simboli ed i protagonisti. L’operazione è impegnativa, come tutte le semplificazioni significative e di spessore, ma il risultato è brillante. Sarà uno strumento prezioso di conoscenza e di riflessione sulla formazione di una identità che è, come tutte le identità, allo stesso tempo particolare ed universale”.
È quindi un libro che aiuterà i bambini ebrei a comprendere meglio il senso
delle feste divertendosi e risponderà a molte curiosità dei non ebrei: racconta infatti in modo semplice ma profondo il senso delle festività ebraiche e la loro antichissima storia. Tra regine e servitori, soldati ed eroi si descrivono eventi biblici incredibili:
la Creazione del mondo, la liberazione degli Ebrei dalla schiavitù d’Egitto, il dono delle Tavole della Legge, il miracolo di un’ampollina d’olio piccolissima che donò la luce per tanti giorni. Il testo, ricco di racconti e storie, è ulteriormente arricchito da illustrazioni divertenti e colorate per coinvolgere tanto i bambini quanto gli adulti.