Si è tenuta oggi, presso il Fontanone del Gianicolo, una piccola manifestazione organizzata dall’AJC (American Jewish Committee), che ha deciso di reagire ai tanti attacchi alle comunità ebraiche negli Usa e in Europa, ribadendo la solidarietà e l’orgoglio di essere ebrei.
Durante questa giornata, contemporaneamente in tutto il mondo ebrei e non ebrei sono scesi in piazza mostrando dei cartelli con le scritte “JEWISH and PROUD”, oppure “PROUD OF JEWISH FRIENDS” in risposta ai tanti atti antisemiti che si stanno verificando in tutto il mondo.
“L’iniziativa è partita dall’Americaan Jewish Committee centrale negli Usa e oggi in tutte le capitali europee e nei paesi degli Usa avvengono questi piccoli eventi in cui si fanno queste fotografie” ha spiegato Eva Palmieri, figlia di Lisa Palmieri Billing, rappresentante dell’AJC in Italia. “Lo scopo è quello di affermare l’orgoglio ebraico invece di nascondersi; ci vuole una grande coesione da parte di tutti e non divisioni interne, perché se ci dividiamo internamente come ebrei non arriveremo da nessuna parte. Il fatto che questo evento avvenga contemporaneamente in tutto il mondo da proprio il senso di questa universalità dell’ebraismo”.
“I giovani non devono avere paura di dichiararsi ebrei e combattere l’antisemitismo, essere attivi e chiedere alle autorità sia religiose sia statali di parlare, di essere sempre vigili e di non restare in silenzio di fronte a questi eventi. Bisogna inoltre lavorare con chi non è ebreo, perché la libertà di tutti dipende da noi e questa è una cosa che bisogna far capire; storicamente sono stati gli ebrei le prime vittime, ma poi sono state vittime tutti gli altri, per questo l’AJC dedica spazio al dialogo interreligioso”, ha poi dichiarato la stessa Lisa Palmieri Billing. “È importante anche dedicare nelle scuole uno spazio allo studio della storia ebraica, non rilegata solamente alla Shoà, ma come parte della storia dell’Italia e dell’Europa a cui gli ebrei hanno contribuito e sono sempre stati parte della costruzione delle nazioni”.