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    L’Haggadah di Pesach dei bambini con il criceto Jonathan

    Ci apprestiamo – con maggior fatica del solito – alla preparazione di Pesach, la Pasqua ebraica, che inizia il prossimo 27 marzo, 15 di Nissan del calendario ebraico. Per il secondo anno di seguito il Seder, la cena inaugurale della festa, vedrà le famiglie separate e divise e – tra zona rossa e pulizie – la stanchezza, anche emotiva, minaccia uno dei momenti fondativi dell’esperienza ebraica. Invece, anche quest’anno, possiamo e dobbiamo dedicare tempo e attenzione alla preparazione dei più piccini e, ad aiutarci, giunge una nuova, minuscola, Haggadah: piccina per spessore di pagine ma piena di colori e di contenuti. Si tratta infatti di un volume lucido e a prova di impazienza infantile che racconta – con pochissime parole e completamente disegnato – il Seder interamente illustrato per i più piccini. Il Seder spiegato proprio nel suo significato basilare di ‘ordine’: così nell’“Haggadah dei bambini” le varie fasi sono illustrate con una piccola guida d’eccezione, il cricetino Jonathan, Jonny per gli amici, che mostra le azioni da compiersi nell’ordine corretto. Anzi si comincia ancora prima del Seder con la ricerca del chametz che Jonny esegue con cura e attenzione, al buio, con un candela in mano. Poi Jonny brucia il Chametz e mostra come è composto il piatto del Seder e prosegue ovviamente dal Qaddesh fino all’ Hallel nirtza’. Le illustrazioni – ricche di colori e di particolari – indicano con precisione di volta in volta l’azione da compiersi in modo che anche i bambini più piccini possano comprenderla. Le parole che accompagnano i disegni, veri protagonisti del volume, sono pochissime: la prefazione di Susanna Sciaky, presidente nazionale dell’Adei Wizo – l’organizzazione che ha voluto e promosso il volume. La presentazione di Rav Benedetto Carucci Viterbi ricorda che “Pesach, secondo una creativa interpretazione filologica dei Maestri della tradizione rabbinica, significa anche ‘la bocca che parla’. E’ attraverso la bocca del narratore della Haggadah – il padre, la madre, l’anziano, il sapiente, chiunque sia in grado di farlo – che si ricostruisce l’evento dell’uscita dall’Egitto e se ne approfondiscono i significati, ogni anno diversi e moltiplicati”. Ma raccontare e indurre a fare domande non è facile “si devono cercare e trovare – prosegue Carucci – strade nuove, creative e diverse, per stimolare la curiosità, per trasmettere saperi e valori e per riportare la bocca a parlare”. Questa nuova Haggadah dei bambini propone quindi una via nuova e sollecita proprio l’incontro dell’adulto narrante e del bambino intorno al “ordine” di Pesach e alle azioni del cricetino Jonny.

    A ideare, firmare e illustrare questa nuova Haggadah è Giovanna Micaglio Ben Amozegh: una lunga esperienza di letteratura per l’infanzia, responsabile scuola e bibliopoint dell’Istituzione Biblioteche di Roma, autrice di due volumi per bambini autistici. Edita da Belforte editore la “Haggadah di Pesach dei bambini” ha un solo brano del Seder scritto per esteso: ovviamente Ma Nishtannà, dove le domande del bambino più piccolo inaugurano “una sera diversa da tutte le altre sere” per una Haggadah diversa da tutte le altre. 

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