La Federazione Italiana di Atletica Leggera si fa sostenitrice della necessità e dell’importanza di contrastare ogni forma di razzismo, fuori e dentro gli stadi, e di trasmettere la Memoria della Shoah, in un opera educativa rivolta a tutti i suoi tesserati, e non solo. Ha perciò deciso di promuovere e di organizzare – in collaborazione con la Comunità Ebraica di Roma e con il patrocinio della Fondazione Museo della Shoah di Roma – un viaggio contro ogni forma di razzismo e di antisemitismo al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. L’annuncio è stato fatto nella Giornata della Memoria, dal presidente della Federazione Italiana di Atletica Leggera, Alfio Giomi: “A 75 anni dalla liberazione del campo di sterminio di Auschwitz e dalla fine della Shoah, crediamo sia importante ricordare quanto è accaduto e farci carico di una riflessione all’interno della comunità sportiva. Sarà un viaggio simbolico e l’occasione per un momento di raccoglimento. Il mondo dello sport deve ribadire con forza il proprio no a ogni forma di discriminazione e persecuzione. Abbiamo una precisa responsabilità nei confronti dei nostri figli”. “A nome dell’atletica italiana – ha concluso Giomi- esprimo profonda gratitudine alla Comunità Ebraica di Roma e alla sua presidente Ruth Dureghello per il sostegno in questa iniziativa”.
Al viaggio della Memoria – che sarà svolto da sabato 9 a lunedì 11 maggio – hanno già dato il loro sostegno l’Associazione Italiana Comuni d’Italia e l’associazione Cultura Italiae.
“Il nazi-fascismo condannò ogni ebreo, in tutti gli ambiti della società. È proprio per questo che oggi – ha sottolineato il presidente della Comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello – la responsabilità della Memoria appartiene trasversalmente alla nostra società. La coscienza di questo impegno renderà possibile l’inizio di una riflessione e della comprensione della pagina più tragica della nostra storia. Il messaggio trasmesso dalla Federazione Italiana di Atletica Leggera ha un grande valore in questo senso”.
“Il viaggio che stiamo per intraprendere – ha spiegato Mario Venezia, presidente della Fondazione Museo della Shoah – pone tutti noi a contatto con i luoghi dove è avvenuto il più orrendo crimine contro l’umanità mai perpetrato. La nostra esperienza, però, non si esaurirà con il ritorno in Italia, ma anzi proprio da quel momento inizieranno le nostre responsabilità di testimoni. Di fronte alle derive antisemite e razziste che in questi anni stanno dilagando in tutta Europa, dobbiamo tenere la guardia sempre alta e la fiamma della Memoria sempre accesa”.
“Cultura Italiae – ha spiegato il presidente Angelo Argento – aderisce a questa iniziativa nella consapevolezza che l’alleanza tra cultura e sport sia un seme di accoglienza e rispetto, gli unici valori che potranno salvare il mondo da ricadute degenerative e da pericolosi rigurgiti di antisemitismo e razzismo”.
Per il vicepresidente di ANCI, On. Roberto Pella, “ANCI e FIDAL sono unite da una missione comune nel contrasto a ogni forma di violenza e discriminazione e nella diffusione della cultura del rispetto e della memoria. Per questo saremo, ancora una volta, a fianco della Federazione per supportare e promuovere una così lodevole iniziativa. Lo sport è un linguaggio universale di cui i nostri territori si nutrono ogni giorno per garantire inclusione e integrazione sociale e per diffondere i modelli esemplari dei nostri atleti soprattutto presso le generazioni future”.
La FIDAL raccoglie attualmente circa 2.500 società affiliate, con più di 200.000 tesserati tra atleti, tecnici, dirigenti, giudici.
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