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    Il vuoto umano e i paragoni impropri

    Ci sembrava strano che qualcuno non approfittasse del Giorno della Memoria per spingere la propaganda no vax che si permette di paragonare lo sterminio del popolo ebraico alle norme anti covid e ai vaccini. A Perugia alcune divise da deportato sono state stese a terra con sul petto la stella di David e la scritta “no Green pass”. A Sesto Fiorentino un cartello che equipara le norme sul Pass alle leggi razziali del 1938 è stato trovato sul monumento al Partigiano in piazza De Amicis. C’era scritto: “1938 vietato l’ingresso agli ebrei – 2022 vietato l’ingresso ai non vaccinati – non avete imparato nulla di nuovo fascisti”. Iniziativa simile a Belluno dove sui muri della città sono comparsi volantini che paragonano la Stella gialla al Green pass. A Trieste, il consigliere comunale 3V, Ugo Rossi, si è presentato all’ingresso del Monumento nazionale della Risiera di San Sabba senza certificazione verde e ha chiesto di entrare comunque per assistere alle celebrazioni della Giornata, ma è stato bloccato. Successivamente ha esibito una “tessera fascista” e una “nazista”. Tra i parlamentari, Gabriele Lorenzoni del movimento cinque stelle ha pubblicato su Instagram la celebre immagine del piccolo Giosuè de ‘La Vita è Bella’ con la scritta ‘Vietato l’ingresso ai non vaccinati e ai cani’ o ‘vaccinati da più di sei mesi senza booster’. Su Facebook Claudio Garbarino, esponente della Lega di Genova, ha paragonato la persecuzione nazista alle politiche sanitarie del governo.

     

    A parte la tristezza e la stanchezza, non abbiamo voluto nemmeno prendere in considerazione questi atti ignobili nel Giorno della Memoria. Sembra ormai palese che viviamo in un mondo dove il sensazionalismo è l’ingrediente fondamentale del vuoto culturale e umano. Tutte queste iniziative non sono altro che la ricerca di notorietà in un universo dove si va avanti a urli, spinte e paragoni impropri. È un mondo rovesciato dove ci si intesta di essere il capro espiatorio fino a quando fa comodo per poi additarne subito un altro appena la situazione si infiamma. È per questo che non bisogna mai sottovalutare. Perché è dal vuoto che nascono il razzismo e l’antisemitismo.

     

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