La Comunità Ebraica di Roma è indignata non tanto per la dichiarazione di Alessandra Mussolini, annunciata sui social, di querelare chiunque voglia offendere la memoria del nonno, Benito Mussolini ma per l’appoggio che l’eurodeputata italiana ha dato ad alcuni post contenenti antisemiti pubblicati sui social. In particolare la Mussolini ha messo un like ad un tweet nel quale si dice che Zuckerberg «è ebreo e non è un caso se poi applicano il politicamente corretto imposto dai media ebraici”.
«E’ grave – spiega Ruben Della Rocca, vice presidente della Comunità Ebraica di Roma – che un europarlamentare accetti commenti antisemiti. Spero che prenda le distanze, altrimenti si dovrebbe dimettere dal Parlamento europeo perchè se la signora Mussolini appoggia, sebbene con un like, l’antisemitismo come ideologia (che purtroppo in passato ha portato allo sterminio con la complicità di suo nonno, visto che ha promulgato le leggi anti ebraiche) non può di certo condividere i principi democratici e rappresentare i valori di rispetto per tutti».
Della Rocca commenta: “Se i nostri nonni sono finiti ad Auschwitz non è stato per un insulto, ma perchè Benito Mussolini ha promulgato le leggi nel 1938 dando il via alle deportazioni nel 1943. Penso che siano cose ben più peggiori di un insulto». Il nodo vero non è tanto una ingiuria ma l’antisemitismo strisciante «che nasce in modo subdolo. Anche accettando commenti antisemiti». «Il fascismo – conclude il vicepresidente della Comunità – è stata una dittatura feroce che ha perseguitato non solo gli ebrei (è riduttivo limitare tutto all’odio antiebraico) ma diverse fasce di cittadini. Posso fare avere alla signora un po’ di testi».