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    Il Centro Wiesenthal chiede al Presidente del Consiglio di far chiudere il Festival BDS ‘Falastin’ a Roma

    In una lettera al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il Direttore del Centro Wiesenthal per le relazioni internazionali, il Dr. Shimon Samuels, ha espresso “profonda preoccupazione per l’iniziativa ‘Falastin – Festival della Palestina’, che si tiene dal 1 al 4 ottobre nei Giardini del Verano, nel quartiere San Lorenzo di Roma – con il patrocinio del Municipio II della città.”
    Samuels ha osservato che, “dopo l’inaugurazione questo pomeriggio da parte della Presidente del municipio, il programma è prevalentemente un piano d’azione per implementare la campagna BDS, guidato da Anwar Odeh, Marinella Chieppa e Stephanie Westbrook, tutti attivisti del BDS.”
    Il Centro ricorda che “la campagna BDS (boicottaggio, disinvestimento e sanzioni) è volta a danneggiare lo Stato d’Israele, e prende ispirazione dal violento programma nazista degli anni ’30 “Kaufen Nicht bei Juden” (Non comprare dagli ebrei!).”
    La lettera prosegue, indicando che, “L’Italia ha ufficialmente adottato la Definizione di Antisemitismo dell’IHRA (International Holocaust Remembrance Alliance), che descrive i pericoli posti dalla campagna BDS per le comunità ebraiche locali, soprattutto in Europa.”
    Si sottolinea che, “Il nostro Centro si schiera al fianco della Comunità Ebraica di Roma nella sua protesta al Municipio II.”
    “Signor Presidente del Consiglio, il BDS rappresenta una minaccia per tutta l’Italia e La invitiamo a prendere le misure adeguate contro questa campagna odiosa, incluso la sua chiusura… Il cosiddetto ‘Festival della Palestina’ di Roma è una voce che può incitare all’odio e non è ‘libertà di espressione’,” conclude Samuels.

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