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    I libri del lunedì. Per conoscere tutto su Primo Levi

    Quest’anno, in occasione dei cento anni dalla nascita di Primo Levi, sono decine e decine le iniziative organizzate a Torino, in Italia e all’estero. Giornate di studio, iniziative editoriali, presentazioni di nuovi studi, spettacoli teatrali di cui, tra gli altri, si è occupato il Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Primo Levi, creato per l’occasione e presieduto da Dario Disegni. In questo fiorire di iniziative e di studi, merita una menzione particolare il volume di Marco Belpoliti “Primo Levi di fronte e di profilo”, che raccoglie la riflessione trentennale di uno tra i massimi esperti di Levi sulla scena internazionale. Il testo, pubblicato per i tipi di Guanda nel 2015 e qualche settimana fa opportunamente ripresentato a Torino in una gremita aula magna della Cavallerizza reale, si snoda attraverso l’opera dello scrittore piemontese e, grazie a un indice strutturato, si rivela un utile strumento di consultazione anche per chi è interessato ad approfondire singoli temi dell’universo leviamo senza voler affrontare la lettura sistematica del corposo volume. Come sottolinea Belpoliti, il riconoscimento di Primo Levi come autore prima, e come autore di riferimento nel panorama letterario italiano del secondo Novecento poi, avviene in modo progressivo. Levi deve attendere il 1958 per vedere il proprio libro di testimonianza sul lager, “Se questo è un uomo”, pubblicato da un importante editore, Einaudi, dopo l’uscita undici anni prima presso la piccola casa editrice De Silva. Ma sarà il successo del successivo “La tregua”, che racconta in modo picaresco l’odissea del ritorno a casa da Auschwitz attraverso un’Europa orientale disfatta dalla guerra, a segnarne l’affermazione come scrittore testimone. Negli anni che seguono a questo volto di Primo Levi si affiancheranno quelli del Levi chimico (Il sistema periodico), naturalista e scrittore di fantascienza (Storie naturali), etologo e indagatore del mondo degli animali (L’altrui mestiere), interprete dell’epica laica del lavoro (La chiave a stella), romanziere (Se non ora, quando?), saggista che torna a riflettere sull’esperienza del lager quarant’anni dopo (I sommersi e i salvati). La fortuna autoriale di Levi ha continuato a crescere dopo la sua morte nel 1987, rendendo i testi di un chimico torinese umile e curioso lettura suggerita nelle scuole e indispensabile per tutti noi.

    Marta Spizzichino

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