Non fuorvierà è un passo della Torah in cui viene intimato al popolo ebraico di non trasgredire la Legge. E i racconti contenuti in questo libro ci confermano che le cinque famiglie protagoniste non solo avevano cura di rispettare la Legge, ma di seguire anche le tradizioni.
La storia della famiglia Corinaldi è quella di ebrei consapevoli delle proprie radici e orgogliosi delle proprie usanze e, allo stesso tempo, di italiani pienamente inseriti, dopo l’emancipazione ottenuta verso la metà del secolo XIX, nel tessuto sociale dello stato unitario. Prova ne è la concessione ai Corinaldi del titolo di conti da parte del primo re d’Italia Vittorio Emanuele II per la partecipazione al Risorgimento. Con l’elegante volume Non fuorvierà. Una storia di famiglia, pubblicato da Belforte, Claudia De Benedetti ripercorre la storia degli avi della madre in un periodo di tre secoli, dal Settecento al Novecento, fino alla promulgazione delle Leggi razziste del ‘38. I contributi di Gadi Luzzatto Voghera, sul contesto storicosociale italiano ed ebraico di riferimento, e di Chiara Pilocane, sulla ricerca d’archivio e sulle fonti, sono preziose perché introducono e orientano la lettura. Le pagine che raccontano le vicende esemplari di una costellazione di antenati – dai Treves de Bonfili, grandi mercanti di Venezia, ai Corinaldi di origine toscana, dai banchieri Wollemberg ai Pavia di Casale Monferrato – sono arricchite da numerose riproduzioni a colori di ketubboth (contratti matrimoniali), vecchie fotografie seppiate di gruppo e scatti in grado di fermare e restituire un istante, documenti eterogenei estratti per l’occasione dagli archivi di famiglia. Lo stemma dei Corinaldi reca una citazione tratta da Deuteronomio/Devarim resa con l’espressione “non fuorvierà”, preciso manifesto della volontà di non allontanarsi dalla legge e dalle tradizioni ebraiche trasmesse non senza difficoltà da generazioni e generazioni. La fedeltà agli usi e ai valori aviti non ha però impedito una straordinaria apertura alla società civile e un ruolo da protagonisti nello sviluppo dell’Italia unita, interrotto solo dalle leggi razziste volute dal regime fascista e dalla Shoah. Un libro di valore che getta luce su alcuni aspetti di ordinaria e straordinaria quotidianità familiare. Si dice talvolta che sia ebreo fino in fondo solo chi ha nipoti ebrei. La storia di sei generazioni di ebrei italiani raccontata da Claudia De Benedetti è qui a dimostrarlo. Il libro è significativamente dedicato ai figli e ai nipoti, segno di una vicenda che continua.