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    GIORNO DELLA MEMORIA, CERIMONIA AL QUIRINALE. MATTARELLA: ‘PAROLE ODIO NON RESTANO SENZA CONSEGUENZE”

     Si è svolta questa mattina al Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la celebrazione del “Giorno della Memoria”. La cerimonia è stata condotta dall’attrice Eleonora Giovanardi, che ha letto brani di Aharon Appelfeld, Yitzhak Katzenelson, e Nedo Fiano. Gli artisti Claudio Cavallaro e Massimo Spada hanno eseguito musiche di Mendelssohn, Andy Statman e Castelnuovo-Tedesco. Nel corso della celebrazione, aperta dalla proiezione di un filmato dal titolo “Il Giorno della Memoria”, realizzato da Rai Cultura, sono intervenuti Eraldo Affinati, scrittore e insegnate, e la Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni; Sami Modiano, sopravvissuto all’Olocausto, ha portato la sua testimonianza e alcuni studenti hanno intervistato la Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina. La cerimonia si è conclusa con il discorso del Presidente della Repubblica. Erano presenti i Presidenti del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati e della Camera dei Deputati, Roberto Fico e il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte. Prima della Cerimonia il Capo dello Stato e la Ministra dell’Istruzione, si sono collegati in videoconferenza con le scuole vincitrici del concorso nazionale “I giovani ricordano la Shoah“. 

    “Nei salotti di tante parti d’Europa – ha detto nel suo discorso il Presidente della Repubblica -, dove a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento, si conversava, con irresponsabile civetteria, di gerarchia razziale, di superiorità ariana, di antisemitismo accademico, forse nessuno avrebbe pensato che si sarebbe poi arrivati un giorno a quella che fu crudelmente chiamata soluzione finale, ai campi di sterminio, ai forni crematori. Ma le parole, specialmente se sono di odio, non restano a lungo senza conseguenze”. “Quelle idee e quei pensieri grotteschi, nutriti di secoli di pregiudizi contro gli ebrei, rappresentarono il brodo di cultura – ha ricordato il Capo dello Stato – nel quale nacque e si riprodusse il germe del totalitarismo razzista”. 

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