di Giorgia Calò e Luca Spizzichino
Al Palazzo della Cultura l’avvio ufficiale alla Giornata Europea della Cultura Ebraica con i saluti istituzionali delle autorità civili.
La manifestazione, promossa dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, si svolge in contemporanea in trentadue Paesi europei e oltre novanta località in Italia diffuse in sedici regioni. Per la prima volta spetta alla Comunità Ebraica di Roma, la più antica della diaspora e la più numerosa in Italia, essere il centro degli eventi culturali in tutto il Paese.
Presenti il Presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello, il Rabbino Capo di Roma Rav Riccardo Di Segni, Noemi Di Segni, Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
Insieme a loro sono intervenuti per un saluto di apertura il Ministro per gli Affari Europei Vincenzo Amendola, il Sottosegretario di Stato al Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo Anna Laura Orrico e la Sindaca di Roma Virginia Raggi.
“Inauguriamo questa Giornata della Cultura in cui Roma per la prima volta è città capofila”, esordisce la Presidente Dureghello. “Un tema delicato e particolare quello dei percorsi ebraici: quando il tema è emerso, la Comunità si è sentita immediatamente coinvolta, proprio perché rappresenta la storia del nostro popolo, quindi eccoci con una serie di iniziative dalla religione, alla cucina, alla letteratura che coinvolgono anche Il museo ebraico, l’archivio, i luoghi ebraici di Roma”.
Accanto al monito di non dimenticare e di preservare la memoria, ricorda Noemi Di Segni, il monito di vedere l’ebraismo non solo affiancato alla Shoah e ai Pogrom, ma come vita.
Percorsi Ebraici è il tema della manifestazione di quest’anno: Masà (מסע), percorso, ma anche sosta: “un paradosso della condizione umana”, spiega Rav Di Segni: “l’essere costantemente in movimento, ma fermi allo stesso tempo”.
Ai saluti delle autorità della Comunità Ebraica, anche gli interventi degli ospiti: “Per noi la Comunità Ebraica è un elemento fondamentale e la storia e la cultura ebraica sono un patrimonio essenziale della nostra città”, ha dichiarato la Sindaca Raggi.
“Il percorso della memoria è legato a quello culturale: sono due elementi intrecciati nella lotta per un futuro migliore libero dall’odio e dall’intolleranza, in un presente in cui riemergono i fantasmi dell’odio, e la cultura è il modo migliore per combatterlo”.
“Le istituzioni, quelle italiane come quelle europee – ha detto il ministro per gli Affari Europei, Vincenzo Amendola – devono garantire il dialogo, il rispetto, la lotta serrata a forme di violenza e intolleranza e antisemitismo che preoccupano anche oggi”.