L’Assemblea Rabbinica d’Italia – in un comunicato stampa – “condivide la preoccupazione per il diffondersi anche in Italia del Coronavirus” e invita a “seguire scrupolosamente le indicazioni di cautela e prevenzione trasmesse dalle autorità competenti, di astenersi dai comportamenti indicati nello specifico come potenzialmente nocivi e di non trascurare i sintomi che possono indicare il principio della malattia, avendo quindi la massima attenzione a non divenire responsabili di eventuali contagi e di ulteriore diffusione del morbo”.
L’Assemblea Rabbinica d’Italia ricorda “che la Torà e la normativa ebraica contemplano precise prescrizioni riguardanti il dovere di avere cura della propria salute e la salute altrui” ed invita “a cogliere questo momento di difficoltà e disorientamento come l’occasione per riflettere con animo più aperto e sensibile sulle nostre scelte di vita e sui valori di riferimento, per verificare la nostra attenzione e la nostra capacità di corrispondere concretamente a quanti, nel nostro raggio di azione, hanno necessità di aiuto e conforto e per disporci alla preghiera con il desiderio di aprire il nostro cuore all’Eterno. “Il pentimento sincero, la preghiera e le opere di beneficenza possono allontanare infausti decreti”.
I rabbini italiani desiderano “esprimere condivisione al dolore per le vittime”, pregando “per la guarigione degli ammalati, ovunque nel mondo questo morbo si sia manifestato e ancora abbia a colpire”.
Nel comunicato i rabbini invitano alla lettura di alcune preghiere e di alcuni Salmi (103, 130, 142, 96, 100, 150), così come fatto recentemente su iniziativa di Rav Shemuel Eliyahu, in occasione di una cerimonia di preghiera svoltasi a Gerusalemme “come espressione di solidarietà ebraica nella presente difficile contingenza per la diffusione del morbo”.