“Il paragone tra stella gialla e green pass è assurdo. Sono cose imparagonabili. C’è chi si aggrappa sempre alla Shoah. È la follia pura e vogliono continuare ad avvelenare l’aria.” queste le parole di Edith Bruck, scrittrice, poetessa, sopravvissuta alla Shoah ascoltata da Shalom sull’argomento.
“Queste persone vogliono mistificare ciò che è accaduto. Diranno che dietro ai vaccini c’è la massoneria ebraica, ma io non abbasso la guardia, tutti prendono alla leggera ciò che accade intorno a noi. Nessuno alza la voce e nessuno si preoccupa. Noi ebrei siamo lasciati soli, se non ne parliamo noi chi lo fa? Come se fosse una cosa che riguarda solo gli ebrei. Non riguarda la Polonia? L’Ungheria o l’Italia? Bisogna alzare la voce. Allontanano qualsiasi responsabilità e non è una cosa solo di adesso, da sempre è stato così, già da subito dopo la guerra. La Shoah non è paragonabile a nulla, non c’è stata nessun’altra bestialità come quella nella storia moderna. Con il paragone tra la campagna vaccinale e la Shoah uccidono una seconda volta coloro che sono morti nei campi di sterminio. Fare questi paragoni, come negare, è diminuire, appiattire la storia. E questo è molto pericoloso.” aggiunge la Bruck vincitrice del Premio Strega Giovani che presenta questa sera alle 20 a Capalbio Libri il suo libro “Il pane perduto” (La nave di Teseo) intervistata dal direttore di Shalom Ariela Piattelli.