18 luglio 2020: 90 anni festeggiati in modo speciale per Sami Modiano. In questo giorno, infatti, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo ha nominato Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica. Un’onorificenza giunta in virtù dell’impegno di Sami nella conservazione e nella trasmissione del ricordo della Shoah.
Deportato da Rodi ad Auschwitz nel 1944, nei lager perse tutta la sua famiglia. Un viaggio terribile, iniziato in condizioni disumane nella stiva di una nave, prima dei soffocanti vagoni piombati sul continente. Una deportazione che di fatto annientò la comunità dell’isola greca. Sami è tra i pochi sopravvissuti. Dopo la guerra, pur tra tante difficoltà, la vita è ricominciata. Ha incontrato sua moglie Selma, sempre al suo fianco. E dal 2005 ha iniziato la sua opera di testimone, divenendo punto di riferimento per tanti studenti e per qualunque cittadino.
“Questa onorificenza di cui è stato insignito Sami Modiano rappresenta il riconoscimento non solo del valore della persona, per il suo impegno a raccontare, mai con parole d’odio o di violenza, la sua esperienza personale ritornando sempre nei luoghi del dolore per aiutare a comprendere, ma è anche un riconoscimento a tutte le vittime della Shoah e a tutti i Testimoni che in quest’impegno si sono prodigati infaticabilmente e oggi non ci sono più – commenta la Presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello a Shalom. – E’ l’ennesimo gesto dal valore altissimo del Presidente Mattarella, che dimostra, ancora una volta, la grande sensibilità della sua persona e dell’Istituzione che rappresenta”.
Un riconoscimento che non deve sorprendere, vista l’integrazione degli ebrei nella società italiana e in virtù dell’atteggiamento avuto dal Presidente Mattarella sin dal momento del suo insediamento: in quell’occasione ricordò il piccolo Stefano Gay Taché tra le vittime del terrorismo; come prima visita ufficiale, si recò alle Fosse Ardeatine; nel gennaio 2018, la nomina di Liliana Segre a Senatrice a vita; lo scorso 21 febbraio, nella visita ufficiale al Tempio Maggiore di Roma ha definito gli ebrei romani “i più romani dei romani”.
“Gli ebrei sono cittadini italiani a pieno titolo e hanno avuto un ruolo importante nella Storia del Paese – aggiunge Dureghello. – Ciò che va riconosciuto a questa Presidenza è che ha voluto un’impronta ancora più forte nel legame con il mondo ebraico: la nomina di Sami Modiano non è una parentesi, ma rientra in un filo conduttore che continua nel suo crescendo e viene continuamente rafforzato nelle sedi istituzionali”.