Un ingente quantitativo di droga sequestrato la scorsa estate in Italia proveniva dalla Siria e sarebbe stata usato per finanziare Hezbollah, l’organizzazione islamica libanese riconosciuta come terrorista da molti Paesi. Lo riferisce il Jerusalem Post riprendendo un reportage della Bbc. Lo scorso primo luglio, 84 milioni di pasticche di Captagon, una metanfetamina, furono sequestrate dalla Guardia di Finanza nel porto di Salerno, in un cargo insieme a oltre due tonnellate di hashish. Il valore della droga, che e’ stata distrutta pochi giorni fa in Italia, superava il miliardo di euro. La merce, come hanno appurato i finanzieri, proveniva dalla Siria. Il Captagon e’ definito la droga della Jihad. E’ composto da anfetamina e altri stimolanti ed e’ molto diffuso nei Paesi del Golfo, soprattutto tra i militanti terroristi, perche’ riduce la capacita’ di giudizio ma aumenta la resistenza alla fatica e causa euforia e abbandono di inibizione, facendo sentire invisibile chi lo prova. Alcune pasticche furono trovate anche nel covo dei terroristiche nel 2015 furono responsabili degli attacchi al Bataclan di Parigi. Secondo l’inchiesta della Bbc, mentre all’inizio gli inquirenti avrebbero puntato il dito contro l’Isis, adesso si crede che dietro la provenienza della droga ci sia il governo siriano e i suoi alleati libanesi di Hezbollah. Gia’ altre inchieste, infatti, secondo la televisione britannica, avrebbero mostrato che il traffico di questi stupefacenti rappresenta una delle maggiori fonti di introito per il gruppo libanese. Proprio nel Paese dei cedri si concentrerebbe la maggior parte della produzione del Captagon, venduta anche dall’Isis per finanziare le proprie attivita’.