“L’Italia è sempre stato un Paese in cui ci si tende la mano nei momenti d’emergenza ce l’ha nel suo Dna”. L’Italia dei balconi non sorprende l’ex sindaco di Roma Walter Veltroni, intervenuto questa mattina a Circo Massimo su Radio Capital. “Siamo schiavi di una distorsione della realtà per la quale se 300 persone scrivono tweet pieni di odio, allora la rete esplode e improvvisamente 60 milioni di persone sono rappresentate da quelle persone, magari mosse da macchina – aggiunge Veltroni, intervistato dal direttore Massimo Giannini – nella crisi più grave del dopoguerra, invece, ci riscopriamo, ci ritroviamo, ci vediamo come siamo e non come potremmo essere”. Sui cittadini che ancora non si attengono alle misure anti-coronavirus imposte dal governo, l’ex sindaco di Roma spiega che “c’è un elemento di fragilità tra cittadini e istituzioni che ha portato a una certa idiosincrasia alle regole. Però poi vedo i francesi sul lungo Senna e penso che gli italiani stanno reagendo in maniera diversa. Siamo tutti nelle nostre case e non è una condizione semplice. Non c’è mai stato un governo democratico alle prese con una crisi di questo tipo ed è chiaro che non è facile convincere uno per uno 60 milioni dell’assurdità dell’uscire di casa per un tempo lungo. Il Paese con le sue città deserte sta dimostrando grande saggezza”.
“Stiamo esaltando la compostezza degli italiani, ma se dopo questa crisi le istituzioni non saranno in grado di stare vicini alle famiglie e alle imprese italiane, c’è il rischio che questa compostezza si possa trasformare nel suo contrario – avverte Veltroni – oggi siamo alle porte del problema della salute, domani potremmo ritrovarci di fronte al problema della sussistenza per ogni famiglia. Il rischio che la democrazia sia la vittima è molto elevato”. “Questa crisi cambierà radicalmente tutto – rimarca l’ex sindaco di Roma – credo che in questi giorni stiamo cominciando a fare la gerarchia delle cose della nostra vita che ora sentiamo minacciata. Tra queste non ci sono le esaltazioni personali, la riduzione dei fatti a sensazioni, l’emotività”. Provando a immaginare politicamente un post-coronavirus, Veltroni spiega che “andremo di fronte a una situazione che metterà alla prova tutte le leadership. Alla fine di tutto questo bisognerà rifare degli accordi che ridefiniscano le regole economiche e monetarie. Serviranno leadership adeguate, in tutti i paesi, anche in Italia e dovremmo fare uno sforzo per essere all’altezza di questa sfida”. (Pol-Ant/AdnKronos)