Religioni a confronto sulla gestione della pandemia. E’ il senso di nuovi eventi promossi oggi, rispettivamente, dall’Università Cattolica e dalla Comunità di Sant’Egidio di Milano, con esponenti delle varie fedi. Alle 18.30, live su tutti i canali social dell’Università Cattolica, si terrà l’evento “Etica, economia e globalizzazione al tempo del Coronavirus: religioni in dialogo”. All’incontro, organizzato dall’Associazione Francesca Duchini, intervengono Alfonso Arbib, rabbino capo di Milano, l’imam Yahya Pallavicini presidente della Coreis, monsignor Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica. Il dibattito sarà introdotto dai saluti di Sebastiano Nerozzi, docente di Storia del pensiero economico alla Cattolica, e di Antonella Sciarrone Alibrandi ed Elena Beccalli, rispettivamente pro rettore vicario dell’Ateneo e preside della facoltà di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative. L’iniziativa rientra tra le attività del Laboratorio “Oeconomicae et pecuniariae quaestiones”. Sempre oggi, alle 20.00, a pochi giorni dalla conclusione del mese sacro per i musulmani del Ramadan e della festività dell’Id-al-Fitr, la Comunità di Sant’Egidio di Milano organizza, in diretta sulla propria pagine Facebook, l’incontro “Cura e guarigione. Ebrei, cristiani e musulmani di fronte alla malattia”. La Comunità di Sant’Egidio in questi anni ha testimoniato la sua amicizia con le comunità musulmane, festeggiando durante il mese del Ramadan l’Iftar, la rottura quotidiana del digiuno, con incontri di preghiera e fraternità tra credenti di fede musulmana, ebraica e cristiani delle diverse confessioni. Questo dialogo – nello “spirito di Assisi” – è cresciuto nel corso degli anni. La pandemia rende impossibile riunirsi: tuttavia, in prossimità della fine del Ramadan, che cade il 23 maggio, la Comunità propone quest’incontro di dialogo fra esponenti delle tre religioni per riflettere su malattia, cura e guarigione. “In questi anni – sottolinea Giorgio Del Zanna, della Comunità di Sant’Egidio di Milano – i nostri incontri interreligiosi durante il Ramadan hanno sempre guardato al mondo: abbiamo pregato per le vittime degli attentati terroristici e delle guerre, affermato la solidarietà con i profughi e ripudiato le forme di estremismo e di razzismo”. “Abbiamo cercato nel profondo della nostre tradizioni di fede – tese al raggiungimento della pace – quelle energie buone che possono unire genti diverse, riconciliare chi è distante, curare le ferite di società fragili e frammentate. Per questo, mentre il mondo è colpito dalla pandemia Covid-19, ci uniamo per interrogarci sulla cura e sulla guarigione dei malati”, aggiunge. Intervengono all’incontro Giorgio Mortara, presidente onorario dell’Associazione Medica ebraica, rev. Vickie Sims, della Chiesa Anglicana di Milano, l’imam Abdullah Tchina, direttore del Centro Culturale Islamico di Sesto San Giovanni, e lo stesso Del Zanna. (ANSA).