Nel giorno del 76 esimo anniversario del rastrellamento del quartiere ebraico di Roma, quando gli occupanti nazisti deportarono 1.024 persone di cui solo 16 fecero ritorno, la sindaca di Roma Virginia Raggi e la presidente della Comunita’ ebraica cittadina Ruth Dureghello hanno deposto delle corone fuori dal Tempio Maggiore a lungotevere. “Oggi ricordiamo il 16 ottobre 1943, il rastrellamento del ghetto e la deportazione degli ebrei di Roma. Una data che feri’ la nostra citta’ e la comunita’ ebraica romana. Roma non dimentica la tragedia della Shoah, perche’ senza memoria non c’e’ futuro”, ha detto la Raggi.
“Il rastrellamento degli ebrei di Roma e’ una data indelebile, un dramma che deve vivere oggi piu’ che mai nelle memorie e nelle coscienze di tutti”. Lo scrive in una nota il vicepresidente della Regione Lazio, Daniele Leodori, ricordando il rastrellamento del ghetto di Roma per mano dei nazi-fascisti 76 anni fa. “Ricordare quella operazione di calcolato sterminio – aggiunge – e’ un dovere non solo per rendere omaggio a chi perse la liberta’ e la vita, per la comunita’ ebraica di Roma, ma anche per i piu’ giovani che a volte sono attratti da cattivi maestri”. Per Leodori, “l’antisemitismo e’ un virus malefico che va combattuto e fermato con determinazione”.
(Foto gentilmente concessa da C. Valletti)