”Non vi abbiamo dimenticato”. ”Siete sempre nei nostri cuori”. Sono questi alcuni messaggi che i Bambini di Selvino, in un video, dedicano all’Italia e in particolare al comune in provincia di Bergamo, oggi duramente colpito dal Covid-19. In questo momento così difficile per l’Italia, i Bambini di Selvino non possono e non vogliono dimenticare il luogo che li ospitò tra il 1945 e 1948 dopo la Shoah, e soprattutto gli abitanti di quel piccolo paese, tra Val Seriana e Val Brembana, che li accolsero con generosità contribuendo al loro ritorno alla vita. I Bambini di Selvino, insieme alle loro famiglie, che vivono in Israele e negli Stati Uniti, sarebbero dovuti tornare a Selvino la prima settimana di maggio per un nuovo incontro (dopo quello del 2015), per ricordare quei mesi passati a Sciesopoli e vedere il museo inaugurato lo scorso autunno. L’incontro, però, a causa, dell’emergenza coronavirus, è stato rimandato, si spera, in autunno ma più probabilmente sarà in primavera del prossimo anno.
In un video, dunque, sono raccolti i messaggi e le testimonianze dei Bambini e delle loro famiglie per trasmettere la loro vicinanza ai Selvinesi: “vi vogliamo bene. Insieme ce la faremo”. Vicini con il cuore e non solo: in questi giorni si sta concludendo una raccolta fondi, tra i Bambini di Selvino, a favore dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. I bambini di Selvino sono stati un gruppo di circa 800 bambini e adolescenti ebrei, molti dei quali rimasti orfani e sopravvissuti alla seconda guerra mondiale e ai campi di sterminio nazisti. Tra il 1945 e il 1948 furono ospitati a Selvino in un edificio, noto come ‘Sciesopoli’ (dall’unione di Sciesa e tendopoli) che durante la guerra era stato una struttura ricreativa per giovani fascisti italiani. (Ler/Adnkronos)