“Chiediamo che vengano applicate le leggi che esistono. È necessario che anche noi passiamo ai fatti, non possiamo lasciare che siano solo gli altri a fare i fatti e subirli passivamente”. Così stamattina la presidente della Comunità Ebraicadi Roma (Cer) Ruth Dureghello in occasione della visita del presidente del Parlamento europeo David Sassoli. “Quando si utilizzano linguaggi d’odio che vanno oltre il legittimo e minano la libertà, la democrazia, l’espressione religiosa – afferma Dureghello – quelli devono essere perseguiti con gli strumenti normativi. Per quanto riguarda l’Italia, la legge Mancino o la Costituzione stessa devono essere applicate con chiarezza e con forza”. “Le parole con cui si è espresso” David Sassoli, specifica la presidente della Cer, “l’appello a Conte a recepire la definizione contro l’antisemitismo e a istituire la figura di Commissario nazionale per il contrasto all’antisemitismo è per noi motivo di grande soddisfazione in un contesto e in un momento in cui percepiamo il rifiorire di odio antisemita in tutta Europa e anche in Italia. I recenti episodi legati alle offese ricevute dalla senatrice Segre sono chiaramente simbolo di una vergogna che è sdoganata e legittimata dai linguaggi d’odio ricorrenti”. “Sentiamo che le istituzioni tutte sono un po’ sotto attacco – prosegue Ruth Dureghello – non siamo soltanto noi le vittime del contesto in cui viviamo ma a noi spetta il compito, come sentinelle, di rappresentare una situazione di attenzione generale che non può lasciare indifferenti”. “Fortunatamente in Italia la situazione è gestita, controllata – specifica la presidente della Cer – frutto di una collaborazione con le istituzioni e le forze dell’ordine che ci permette di vivere più serenamente. I luoghi sono presidiati, le attività sono libere nella loro espressione quotidiana. Lo stesso non avviene in altri Paesi d’Europa e noi abbiamo l’obbligo di denunciarlo, perché il fatto che non si possa girare con la kippah a Parigi o che famiglie intere stiano migrando e lasciando l’Europa è un tema che ci preoccupa, da romani, da italiani, da europei, da ebrei, da cittadini del mondo. Questo non è possibile”.
Riferendosi al colloquio avuto con il presidente del Parlamento Ue, Ruth Dureghello informa che “abbiamo voluto sottolineare la situazione in Polonia, dove anche alla luce delle recenti elezioni, che confermano una certa linea e rappresentanza politica, l’antisemitismo diventa un tema non più controllato o controllabile. La Polonia è l’emblema di quello che sta rifiorendo in termini di antisemitismo nel contesto europeo e anche le recenti elezioni in Germania. Alcune situazioni che si palesano anche in Italia sempre con maggiore veemenza m