Dal 16 al 26 gennaio 2020 il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma – ospita, presso la Sala Carlo Scarpa, ‘An Iron Ring’, un progetto di Alessandro Valeri a cura di Fiorella Bassan e Giorgia Calò.
An Iron Ring chiude il cerchio di un percorso di ricerca artistica e personale iniziato nel 2011, quando Alessandro Valeri visita per la prima volta l’orfanotrofio di Zippori, vicino Nazareth. L’istituto, gestito da suore cattoliche con volontari ebrei musulmani e cristiani, accoglie bambini di ogni religione e cultura. L’orfanotrofio, appare fin da subito a Valeri un’isola di tolleranza e collaborazione interreligiosa. La casa di accoglienza diventa per lui un simbolo, il totem di una “promessa di felicità” che può esistere al di là del presente drammatico stato di cose. Gli appunti fotografici, filmici e audio che prende nelle sue visite sono il materiale vivo da cui scaturisce, nel 2015, Sepphoris, per la 56ma Biennale di Venezia. Poi “Lasciami entrare” al Macri di Roma, nel 2016, dove iniziano anche dei laboratori didattici e “Una sola possibilità” sempre al Macro l’anno successivo. Il progetto vede anche l’impegno concreto dell’artista a realizzare il cambiamento, attraverso la donazione delle sue opere all’istituto. “An Iron Ring” si struttura in quattro momenti, legati tra loro da anelli narrativi che restituiscono al pubblico la storia di questo percorso artistico nella sua complessità.