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    Alla riscoperta del patrimonio culturale ebraico romano

    La sala centrale del Museo ebraico di Roma si è riempita di pubblico
    venuto ad ascoltare illustri rabbini e studiosi esperti del minhag (uso) romano
    per la presentazione del Machazor di Bologna stampato nel 1540 e utilizzato
    presso la Scola (Sinagoga) Tempio, dove sono annotati commenti
    fondamentali per la formazione e l’evoluzione della liturgia romana redatti da
    personalità carismatiche del Rinascimento ebraico italiano. Il volume è stato recentemente restaurato grazie alla donazione della
    famiglia De Canino in memoria della madre Gilda Graziella Hannah. “Una missione
    culturale e religiosa”, così la Presidente Ruth Dureghello ha descritto
    l’impegno della CER nella conservazione e promozione del proprio patrimonio
    culturale. Gli oratori, moderati da rav Gianfranco Di Segni, hanno proposto il
    ricordo di episodi della vita di Gilda
    Graziella Hannah Farina Canino (Sergio Amedeo Terracina), la formazione del minhag romano (rav Riccardo S. Di Segni), il
    volume dal punto di vista della sua descrizione, i commenti e poesie ivi
    contenute, la sua
    formazione ed evoluzione attraverso le influenze halakhiche,
    cabalistiche e di altri riti (Emma
    Abate, rav Jacov Di Segni, Angelo Piattelli), i significati dell’Amidà romana (rav
    Roberto R. Colombo), le varianti romane del Rotolo di Ester letto a Purim (rav Amedeo
    Spagnoletto), la storia della Biblioteca della Comunità Ebraica di Roma (Silvia
    Haia Antonucci). Sono stati consegnati attestati di ringraziamento ai donatori
    per aver consentito con le loro offerte il restauro di vari libri della
    Biblioteca della CER.

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