Lunedì il direttore di Shalom Ariela Piattelli ha ricevuto uno speciale riconoscimento alla seconda edizione del Premio Giornalistico “Un giglio per la pace e la libertà di stampa” promosso dall’università Ecampus, con il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio in collaborazione con Roma Capitale. La cerimonia di premiazione, guidata dalla giornalista Eleonora Daniele, ha avuto un luogo in Campidoglio nell’aula Giulio Cesare alla presenza di numerosi esponenti del giornalismo e della comunicazione.
La cerimonia è iniziata con un momento dedicato alla memoria di Vincenzo D’Amico, recentemente scomparso. Tanti i giornalisti premiati per l’impegno profuso nel garantire la corretta comunicazione, la divulgazione di notizie e libertà di stampa. Tra i premiati numerosi nomi importanti del giornalismo come: Jacopo Volpi, Direttore Rai Sport, Lirio Abbate Caporedattore della Repubblica, Rita Lofano Direttore AGI- Agenzia Giornalistica Italia e tanti altri.
Ariela Piattelli è stata premiata per “il suo impegno profuso nella divulgazione della cultura ebraica italiana, nel condividere storie e approfondimenti come strumenti di reciproca conoscenza. Da quasi vent’anni impegnata nel giornalismo e nella produzione di eventi e festival come ebraica, un vero patrimonio per la nostra città, oggi alla direzione di Shalom, magazine e quotidiano online della Comunità Ebraica di Roma, Ariela Piattelli ha raccontato ai lettori e agli spettatori la storia e la vitalità degli ebrei di Roma, parte integrante del tessuto sociale e culturale”.
Piattelli ha ringraziato la giuria per il premio dedicandolo a Corrado Ruggeri “un collega, maestro e amico che mi ha insegnato negli anni di collaborazione con il Corriere quanto ogni contenuto rappresenti un viaggio appassionante” come ha sottolineato durante il suo intervento. Un premio guadagnato grazie all’impegno profuso per la divulgazione della cultura ebraica, raccontando l’ebraismo di Roma vivo, componente fondamentale della città. “Ringrazio per questo riconoscimento di cui sono onorata. I contenuti, il giornalismo, la cultura, sono uno strumento di reciproca conoscenza. Con le iniziative culturali che promuoviamo, a fianco della Comunità Ebraica e di altre istituzioni e alla direzione di Shalom, il nostro sforzo è quello di raccontare un ebraismo vivo, partecipe nella società civile e che fa sentire la sua voce – ha condiviso nel corso del suo intervento – Sono cresciuta nell’idea, nella visione, che la storia sia uno strumento di dialogo, che la divulgazione possa rappresentare un modo per far comprendere quanto ogni singola cultura, come quella ebraica presente su questo territorio da oltre 2000 anni, contribuisca al futuro del nostro Paese.”