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    A Roma 21 nuove Pietre d’Inciampo

    Partita oggi, martedì 19 gennaio, la due giorni di installazione di 21 pietre di inciampo in sette municipi della Capitale. Il progetto, organizzato dall’Associazione Culturale Arteinmemoria, utilizza le Stolpersteine, (pietre d’inciampo, appunto) di Gunter Demnig con lo scopo di tramandare il messaggio della Memoria e di far sì che semplici passanti possano vedere incastonati nel terreno i nomi di coloro che sono stati perseguitati e uccisi dalla barbarie nazi-fascista. 

    ‘’È l’unico modo e luogo per poterli ricordare. Sono persone finite o in cenere o in fosse comuni, quindi di loro non si sa niente – dice Adachiara Zevi, Presidente di Arteinmemoria – Restituiamo loro la dignità di persone, attraverso un nome, un cognome, una data di nascita, apponendo le pietre di fronte alla casa da cui sono stati strappati. Le famiglie si ritrovano qui davanti venendo da tutte le parti del mondo, come se fosse un funerale. E’ molto importante il fatto che nonostante le difficoltà della pandemia siamo riusciti a mantenere questo appuntamento”.

    Nella prima giornata sono state apposte 7 pietre: 3 in via Portico d’Ottavia (Grazia Ajò, Mario Di Veroli ed Emma Di Veroli), 3 in via S. Ambrogio (Camilla Pavoncello, Clelia Pavoncello, Letizia Terracina), 1 in via Arenula (Carlo Zaccagnini). A partecipare, oltre alle autorità municipali, tra cui la Presidente del Municipio X Sabrina Alfonsi, anche i parenti e gli amici delle rispettive famiglie, regolarmente distanziati e muniti di mascherina. 

    Prima la cerimonia di installazione, poi momenti di commozione e di ricordo dei cari defunti, con il sottofondo musicale di un violinista che per l’occasione ha suonato musiche ebraiche tradizionali come Ani Maamin, chiosando ogni cerimonia con ‘’HaTikva’’, l’inno d’Israele, creando una toccante metafora intergenerazionale che parte dal ricordo e dalle sofferenze del passato, ma che trova conforto e gioia nella prosecuzione della vita ebraica nel presente.

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