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    “Professionisti si cresce”: Rebecca Spagnoletto, la prima giovane italiana al Birthright Israel Excel

    Un’opportunità unica di partecipare ad uno stage eccezionale durante l’estate israeliana, per incontrare i professionisti di più alto livello e per stringere amicizie durature con gli altri partecipanti, apprendendo competenze che resteranno preziose per tutta la vita. Grande impegno nel selezionare tirocini che risaltino nel curriculum e siano allo stesso tempo scelti su misura rispetto agli interessi di ciascun candidato.

     

    Una vera e propria immersione nel mondo del lavoro, dove gli stagisti non sono osservatori passivi ma vengono completamente coinvolti con responsabilità per farli essere parte integrante del team. Vivere, viaggiare e scoprire Israele ciascuno affiancato da un mentore nativo israeliano, creando, tra una cena di shabbat e mille chiacchiere, legami per la vita. 

     

    Questo e molto altro è ciò che Birthright Israel Excel ha da offrire con una borsa di studio di 10 settimane alla nuova generazione di futuri imprenditori ebrei tra i 19 e 23 anni da tutto il mondo.

     

    Ed ecco la prima giovane italiana coinvolta nel programma: Rebecca Spagnoletto, ventitreenne da Roma, con un curriculum straordinario, laureata presso UCL a Londra e ora analista finanziaria per l’agenzia Bloomberg.

     

    Rebecca racconta a Shalom come quest’anno l’internazionalità è maggiore del solito con 56 studenti e imprenditori da dieci paesi diversi tra cui Brasile, Argentina, Inghilterra, Francia, Australia e lei dall’Italia oltre a quelli provenienti da Israele, Stati Uniti, Messico e Canada. “Ti dico la verità, all’inizio pensavo accettassero tutte le domande e ho fatto la mia con grande tranquillità poi ho scoperto che non era assolutamente così” mi confessa Rebecca infatti il programma è molto competitivo con un tasso di accettazione del circa 2,5% e un processo di selezione articolato in quattro valutazioni diverse con prima una domanda scritta e poi tre interviste che lei ha passato abilmente. Sono alla ricerca di persone dotate di una ambizione fuori dal comune, di una grandissima motivazione, della volontà di lavorare sodo fin da giovanissimi e del potenziale di diventare grandi leader ebrei che possano essere punti di riferimento per le comunità ebraiche di tutto il mondo.

     

    “Una delle cose che ho apprezzato di più è l’opportunità di conoscere persone uniche, – spiega Rebecca – estremamente intelligenti e talentuose con cui parlare, ed imparare ogni volta qualcosa di nuovo”. La rete di conoscenze che si stabilisce grazie a Birthright Excel sembra essere infatti la chiave del successo di questo programma così prestigioso che continua a generare prodigi che figurano nella lista di Forbes “30 Under 30”. Rebecca aggiunge, “Questo programma mi ha aiutato a rafforzare la mia convinzione di volere lavorare nella finanza per la vita e ha aiutato altri a trovare la loro strada, come una mia amica argentina che nel campo della biotecnologia adesso lavora in una start-up israeliana”.

     

    Non solo legami interpersonali, ma anche con la terra, infatti il programma organizza tre viaggi in Israele.

     

    L’organizzazione ha scelto Rebecca per la sua preparazione, consapevole che renderà più forte la sua presenza in Italia. “Mi sveglio la mattina e mi chiedo cosa ho fatto per meritarmi tutto ciò. – conclude – È un’esperienza davvero meravigliosa, sembra troppo bello per essere vero!”.

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