Tante le iniziative previste per la Giornata della Memoria, anche se quest’anno in modalità diversa. Il lungo calendario di eventi che vede coinvolti la Comunità Ebraica di Roma e i sopravvissuti, prosegue sul sito del Sole 24 ore, che ha previsto una lunga serie di iniziative editoriali, podcast , libri e tanto altro per il 27 Gennaio, a partire dall’intervista di Walter Veltroni, ex Sindaco di Roma a Sami Modiano.
L’appuntamento, organizzato dall’Associazione Figli della Shoah in collaborazione con il Conservatorio di Milano, Il Sole 24 Ore e Feltrinelli Editore, è un momento di commemorazione della Shoah attraverso le parole di un sopravvissuto e dà il via al nuovo podcast “Le voci della Memoria” , a cura di Maria Luisa Colledani del Sole 24 Ore e Raffaella Calandra di Radio 24 – che raccoglieranno dieci storie di donne e uomini sopravvissuti alla Shoah, che hanno portato la propria testimonianza nelle scuole.
È proprio Sami Modiano protagonista del nuovo libro di Walter Veltroni “ Tana libera tutti”, in edicola e nelle librerie a partire dal 23 gennaio, che riporta la testimonianza del sopravvissuto, pensato per i ragazzi, affinché la memoria sia tramandata alle generazioni future.
Dall’infanzia a Rodi alla deportazione: l’orrore dei campi di Sterminio visto dagli occhi di Sami, che per trovare la forza di andare avanti deve aggrapparsi alle parole di suo padre: “Tu devi vivere, Sami. Tieni duro”.
La videointervista è accompagnata da alcuni intermezzi musicali, eseguiti dagli allievi del Conservatorio Giuseppe Verdi Di Milano.
“Conosco benissimo la testimonianza di Sami Modiano e non è stato difficile trasformarla in un racconto che parlasse ai ragazzi, perché Sami ha un dialogo straordinario con i giovani, è come se parlasse a loro direttamente.
La testimonianza di Sami e dei sopravvissuti è il modo migliore per sottolineare l’errore commesso dall’umanità”.
Una testimonianza iniziata proprio in occasione di un Viaggio della Memoria ad Auschwitz-Birkenau, in cui Sami Modiano insieme a Piero Terracina e Walter Veltroni, è tornato 60 anni dopo:
“Per tanti anni non ho voluto parlare, perché temevo non mi avrebbero creduto” racconta Sami, “quando ho deciso di tornare il quel luogo dopo 60 anni, ho rivissuto tutto quell’orrore, ho pensato alle persone che ho perso e ho pianto. Mi sono chiesto perché sono sopravvissuto? Perché proprio io?
Ho avuto la risposta quando ho visto le lacrime negli occhi di quei ragazzi: sono sopravvissuto per loro. Per portare la mia testimonianza.
I ragazzi sono la mia speranza: loro sono il futuro, perché la memoria sia preservata”.