È morto oggi all’età di 65 anni il Presidente del Parlamento europeo David Maria Sassoli. Giornalista, volto familiare e amato del TG1, è entrato in politica nel 2009 diventando capogruppo del Partito Democratico all’Europarlamento. Sassoli si candida alle primarie del PD per le elezioni a sindaco di Roma, ottenendo il secondo posto. Dal 2019 è Presidente dell’Europarlamento dal 2019. È Commosso e unanime il cordoglio del mondo ebraico.
«Perdiamo e piangiamo un grande gentiluomo, una persona capace di non far mancare mai il suo sorriso- le parole della Presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello- È stato un grande amico e sostenitore dei diritti e dei valori dell’ebraismo, della Comunità, del rispetto e della tolleranza delle minoranze».
Da Presidente del Parlamento europeo Sassoli ha parlato con durezza contro la minaccia del terrorismo, della violenza, della mistificazione della storia, dell’odio per gli altri. Era Presidente dell’Europarlamento quando nel 2020 la Senatrice a vita e sopravvissuta alla Shoah Liliana Segre è intervenuta al Parlamento Europeo per la commemorazione del Giorno della Memoria, intervento che si è concluso con un minuto di silenzio dei presenti su richiesta dello stesso Sassoli.
Nel 2019 Sassoli ha visitato la Comunità Ebraica di Roma «per rinnovare i sentimenti di affetto che già nella sua precedente carriera, prima come giornalista e poi come politico, non aveva mai mancato di rappresentare» ricorda Dureghello, sottolineando la grande sincerità e il coraggio che Sassoli ha sempre mostrato e ritenuto necessari per contrastare ogni espressione di odio antiebraico.
«Le terribili e meschine parole comparse in alcuni post nella giornata di ieri hanno ulteriormente rattristato e vilipendono oggi la memoria di un uomo» conclude la Presidente della Comunità Ebraica di Roma aggiungendo che «abbiamo dovuto prendere atto che dietro la tastiera si nascondono uomini e donne capaci di manifestare odio e cattiveria nelle forme più bieche e intollerabili. Non possiamo di fronte a questo non condannare tali formule e auspicare che tutto a ciò venga una volta per tutte posto fine».
Sassoli ha sempre avuto un importante legame di amicizia con la Comunità Ebraica di Roma. L’intensità di tale legame viene ricordato dal Rabbino Capo di Roma Riccardo Shmuel Di Segni: «La scomparsa di David Sassoli è una gravissima perdita per le istituzioni democratiche- ha dichiarato in una nota Di Segni- un legame particolare di amicizia esisteva tra lui e il mondo ebraico e nel corso del suo mandato parlamentare europeo ha più volte espresso fermamente la sua posizione in difesa dei valori della convivenza e dei diritti religiosi. Lo ricordiamo con gratitudine».
Il 1 marzo del 2020, insieme all’allora Sindaca Virginia Raggi, Sassoli ha ricordato davanti alla Fondazione Museo della Shoah il giornalista Richetti e i tipografi Fatucci, Funaro e Vivanti, vittime del rastrellamento di Roma del 16 ottobre del 1943. In tale occasione Sassoli aveva sottolineato l’importanza della memoria e del contrasto all’antisemitismo a livello sia nazionale sia europeo.
L’episodio è stato ricordato anche da Ruben Della Rocca, Vicepresidente della Comunità Ebraica di Roma, nel corso di una intervista di oggi a Radio Radicale. Della Rocca, esprimendo il proprio sentito cordoglio per la morte di Sassoli, lo ricorda come «un galantuomo dotato di un garbo, gentilezza e sensibilità rare». Anche Della Rocca evidenzia la fermezza che Sassoli ha mostrato per la causa dell’odio antiebraico, augurandosi che il percorso che ha segnato venga proseguito dalle istituzioni europee, mondiali, internazionali.