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    “16 ottobre del ’43, la vile e disumana deportazione degli ebrei romani per mano della furia nazifascista. Memoria di tutti gli italiani”. Il messaggio di Giorgia Meloni e del mondo politico

    “Il 16 ottobre 1943 è per Roma e per l’Italia una giornata tragica, buia e insanabile”. Così inizia la nota della leader di FdI Giorgia Meloni diffusa nel giorno dell’anniversario del rastrellamento dell’ex Ghetto di Roma. “Quella mattina, pochi minuti dopo le 5.00, la vile e disumana deportazione di ebrei romani per mano della furia nazifascista: donne, uomini e bambini furono strappati dalla vita, casa per casa. Più di mille persone furono deportate e di loro solo quindici uomini e una donna fecero ritorno. Nessuno dei bambini. Un orrore che deve essere da monito perché certe tragedie non accadano più” continua il testo della nota, che conclude: “Una memoria che sappiano essere di tutti gli italiani, una memoria che serve a costruire gli anticorpi contro l’indifferenza e l’odio. Una memoria per continuare a combattere, in ogni sua forma, l’antisemitismo”.

     

    Il segretario del Pd Enrico Letta affida ai social il suo messaggio in occasione dell’anniversario e scrive in un Tweet: “Sopravvissero in 16. Il 16 ottobre 1943 il rastrellamento a Roma al Ghetto e la deportazione ad Auschwitz”. Lo scrive su Twitter il segretario del Pd, Enrico Letta.

     

    Esprime vicinanza alla Comunità ebraica il presidente del Senato neoeletto Ignazio La Russa, affermando in una nota che “il rastrellamento del ghetto di Roma rappresenta una delle pagine più buie della nostra storia”, e ricordando che il 16 ottobre 1943 “oltre mille persone tra donne, uomini e bambini furono strappate ai loro affetti e deportate al campo di sterminio di Auschwitz. Solo 16 di loro fecero ritorno”. La Russa sottolinea la necessità di ricordare come dovere “di tutti, a cominciare dalle più alte istituzioni, tramandarne il ricordo affinché in futuro non si ripetano mai più simili tragedie”. “Alla comunità ebraica – conclude – oggi come sempre, la mia sincera vicinanza”.

    “Quel che accadde all’alba del 16 ottobre del 1943 rappresenta una delle pagine più buie, tristi e raccapriccianti della storia del nostro Paese. Più di mille ebrei, con oltre 200 bambini, furono vittime della ferocia nazista che strappò via vite facendo irruzione casa per casa. Il sabato nero del ghetto di Roma deve rappresentare una memoria indelebile affinché simili orrori non si ripetano mai più. È  dovere delle Istituzioni mantenere sempre vivo il ricordo per contrastare qualsiasi forma di razzismo e antisemitismo”. Lo afferma il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.

     

    “16 ottobre: non dimenticheremo mai. Alle 5.15 del 16 ottobre 1943, soldati nazisti coadiuvati da funzionari fascisti consegnarono agli abitanti di religione ebraica del Ghetto di Roma un biglietto con delle istruzioni precise. Costretti a mettere una vita in valigia senza sapere cosa sarà del futuro. Venti minuti dopo sarebbero dovuti essere pronti. Dei 1024 deportati al campo di sterminio di Auschwitz Birkenau, solo in 16 fecero ritorno a casa” scrive su instagram il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. “Una pagina buia della nostra storia che non possiamo dimenticare. Mai più – conclude postando una sua foto – In questa immagine ero ad Auschwitz, dove sono custodite le foto di chi non è più tornato e le testimonianze della tragedia della Shoah. Ogni anno, prima alla Provincia e poi alla Regione, abbiamo organizzato un viaggio della Memoria in quei luoghi, per tenere viva la memoria in migliaia di studenti, nelle loro famiglie, nelle scuole”.

     

    “Il 16 ottobre del 1943 le truppe nazifasciste rastrellarono e deportarono al campo di concentramento di Auschwitz oltre mille tra uomini, donne e bambini che abitavano nel Ghetto di Roma. Una ferita lacerante per la città e per l’intero Paese, una pagina nera della nostra storia che mai potrà essere cancellata”- scrive Giuseppe Conte su Facebook -. “Questo anniversario non ci sfida a un mero esercizio di ricordo. È semmai monito affinché nelle Istituzioni e nelle nostre piazze e nelle nostre strade non sia mai abbassata la guardia contro un revanscismo culturale che ammicca a vecchie nostalgie. Affinché i valori antifascisti del nostro ordinamento costituzionale non siano mai più minacciati dalla demagogia eversiva”.” È un impegno che dobbiamo assolvere tutti insieme. Abbiamo il dovere morale, come cittadini e come comunità nazionale, di raccoglierlo, custodirlo e lasciarlo in dote a chi verrà dopo di noi”.

    “Il rastrellamento del ghetto di Roma sarà sempre una pagina buia e incancellabile della nostra storia. Oltre al nostro ricordo e alla nostra solidarietà alla Comunità Ebraica, dobbiamo garantire l’impegno affinché certi orrori non si ripetano. L’antisemitismo non dev’essere mai sottovalutato o – peggio – tollerato”. Così il leader della Lega Matteo Salvini in una nota, ricordando il rastrellamento del ghetto di Roma il 16 ottobre 1943.



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