Nel corso della giornata di domenica, Hamas ha lanciato otto razzi contro il centro d’Israele, segnando l’attacco più significativo dalla Striscia di Gaza in circa quattro mesi e sottolineando alcune delle sfide che rimangono in sospeso per l’esercito israeliano, impegnato a cacciare i terroristi di Hamas dalla loro ultima grande roccaforte. Tre dei razzi sono stati abbattuti dal sistema antimissile Iron Dome, secondo quanto rivelato dal portavoce delle Forze di Difesa Israeliane, mentre gli altri cinque sono atterrati in aree aperte.
Una casa nel sobborgo di Herzliya, a Tel Aviv, ha subito lievi danni dalla caduta di schegge, secondo quanto rivelato dalla polizia. Due civili avrebbero inoltre riportato ferite leggere, non sono tuttavia state segnalate gravi perdite. A Kfar Saba, a nord-est di Tel Aviv, un razzo ha colpito un campo, causando l’apertura di un grande cratere. L’attacco, avvenuto intorno alle 14:00, è stato prontamente rivendicato dal braccio armato delle Brigate Al-Qassam di Hamas, che ha rivelato di aver “bombardato Tel Aviv in risposta ai massacri sionisti di civili palestinesi”. Circa 80 minuti dopo, le sirene hanno risuonato in diverse comunità adiacenti a Gaza, comprese alcune dove i residenti sono tornati a vivere negli ultimi mesi. Un proiettile è caduto poi vicino a una scuola nel Kibbutz Sa’ad, danneggiando leggermente un’auto ma senza causare feriti.
Gli attacchi sono serviti a ricordare le capacità armate del gruppo terroristico, nonostante più di sette mesi dell’intensa campagna militare israeliana, volta ad eliminare Hamas dopo il suo assalto del 7 ottobre al sud di Israele. La raffica contro il centro di Israele è stata lanciata da Rafah, una città sul bordo meridionale di Gaza che è attualmente al centro della campagna militare israeliana. Nelle ultime settimane, quasi un milione di abitanti di Gaza ha evacuato la città mentre le truppe dell’IDF avanzavano. Una foto scattata da un soldato vicino al valico di Rafah, situato tra Gaza e l’Egitto, ha evidenziato strisce di fumo bianco che si alzavano verso il cielo da una breve distanza; la vicinanza tra gli aggressori e le truppe sottolinea le difficoltà che Israele deve ancora affrontare nel tentativo di distruggere le ultime forze di Hamas rimaste in città.