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    ISRAELE

    Stuprata e torturata. L’ex ostaggio Amit Soussana racconta la sua prigionia a Gaza

    L’ex ostaggio israeliano Amit Soussana ha testimoniato per la prima volta circa gli abusi sessuali e le torture subite in prima persona a Gaza, durante un’intervista rilasciata al New York Times. La sua è la prima testimonianza in assoluto di una prigioniera tornata dalla Striscia di Gaza. Durante le otto ore d’intervista la quarantenne, avvocato nel campo della proprietà intellettuale, ha raccontato dell’incubo vissuto, comprese violenze fisiche e crudeltà da parte dei terroristi di Hamas.
    “È venuto verso di me e mi ha puntato la pistola in fronte”, ha raccontato Soussana al New York Times a metà marzo. Il suo rapitore l’ha costretta a togliersi l’asciugamano, dopo averle permesso di lavarsi per la prima volta dopo settimane, l’ha toccata con insistenza e poi l’ha colpita. L’ha trascinata sotto la minaccia di una pistola nella camera da letto di una bambina, ricoperta di poster di cartoni animati, secondo quanto raccontato da Soussana.
    La terribile testimonianza della donna sui crimini sessuali dei terroristi contro gli ostaggi, e il suo enorme coraggio nel raccontare pubblicamente le violenze subite nasce, secondo quanto la donna ha condiviso con il giornale, dal voler mantenere alta l’attenzione sui circa cento ostaggi ancora detenuti nella Striscia di Gaza. Tra i primi a commentare la dichiarazione di Amit, il portavoce dell’IDF Daniel Hagari, che nella sua dichiarazione martedì sera, rilasciata subito dopo la pubblicazione dell’articolo ha sottolineato come la testimonianza della quarantenne Soussana sia estremamente importante. “Questa è una testimonianza agghiacciante, il coraggio di Amit, la sua personalità e la sua scelta di portare alla luce una verità difficile meritano un profondo apprezzamento. Amit è una vera eroina – ha detto Hagari – Questo è un invito al mondo ad agire. A fare tutto ciò che è possibile per fare pressione su Hamas affinché liberi i nostri ostaggi. Questo è il motivo per cui siamo ancora a Gaza. Questo è il motivo per cui combattiamo”.
    Anche le famiglie degli ostaggi hanno espresso grande apprezzamento per il coraggio di Soussana. La donna, rilasciata nell’ambito del primo accordo di scambio di ostaggi con Hamas a novembre, ha idealmente combattuto per tutti gli israeliani raccontando al mondo la sua verità. “La coraggiosa testimonianza della sopravvissuta Amit Soussana, che descrive dettagliatamente gli orrori e gli abusi sessuali subiti durante la prigionia di Hamas, si aggiunge alle numerose testimonianze dei sopravvissuti alla prigionia riguardo alle condizioni subumane in cui hanno cercato di sopravvivere. Come loro, 134 ostaggi continuano ad essere detenuti dai terroristi e subiscono questi orrori già da 172 giorni”, afferma il comunicato ufficiale diffuso dal forum degli ostaggi.

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