“L’amministrazione Trump ha
abbandonato due alleati: Israele e i curdi”, scrive Times of Israel.
“Gli Stati Uniti sono alleati, ma solo fino ad un certo punto”, nota
Haaretz. “Il ritiro Usa dalla Siria può gettare la regione nel caos”,
aggiunge il Jerusalem Post. All’indomani dell’annuncio del ritiro militare
americano dalle operazioni in Siria, i media israeliani sottolineano lo
sconcerto e la preoccupazione di fronte alla decisione del presidente americano
Donald Trump. Haaretz parla di “coltellata alla schiena per i curdi”,
sottolineando che la mossa di Trump “lascia le carte in mano” alla
Russia e permetterà a Siria e Iran di cantar vittoria. Le forze americane che
operavano nel nord est della Siria, specie nella zona di al Buqamal al confine
con l’Iraq, rimarca Times of Israel, erano “l’ultimo cuscinetto fra l’Iran
e il mar Mediterraneo”. Partiti gli Stati Uniti, si apre così una sorta di
“autostrada” diretta fra Teheran e e Beirut, dove l’Iran conta sulla
stretta alleanza con la milizia sciita Hezbollah: Qassem Soleimani, il potente
capo della brigata al Quds (Gerusalemme) delle Guardie della Rivoluzione
iraniana potrebbe andare in automobile dal suo ufficio di Teheran a quello del
leader Hezbollah, Hassan Nasrallah, a Beirut. Il ritiro americano, ricordano i
media, avviene mentre Israele si trova già in difficoltà nei rapporti con
Mosca, a causa delle tensioni provocate dall’abbattimento di un aereo militare
russo in Siria durante un raid israeliano nel paese arabo. L’aereo è stato
abbattuto per errore dai siriani, ma Mosca accusa Israele di aver provocato
l’incidente. (Cif/AdnKronos)