Secondo gli archeologi che l’hanno scoperta risale a circa 1200 anni fa la tenuta rurale riportata alla luce nel deserto del Negev, nei pressi di Rahat, dall’Israel Antiquities Authority (IAA).
“Questa è una scoperta unica, della tenuta rurale non si sapeva nulla fino ad oggi. Siamo rimasti sorpresi nello scoprire un complesso in pietra ad una profondità di 5,5 metri sotto il cortile, con un’altezza di 2,5 metri” dicono i direttori degli scavi per l’IAA Oren Shmueli, Elena Kogan-Zehavi e Noé D. Michael.
La tenuta comprende anche una cisterna sotterranea. Secondo i direttori sono le vaste aree sotterranee a dimostrare l’intelligenza e anche la ricchezza, assieme allo status sociale, dei proprietari. Le caratteristiche della villa secondo gli archeologi rivelano anche elementi sulla vita quotidiana durante il dominio islamico.
“La lussuosa tenuta è stata scoperta in un’area situata tra due antiche moschee” ha affermato il direttore Eli Eskosido.
Nel sottosuolo c’erano anche frammenti di lampada a olio fatti di argilla che venivano usati per illuminare stanze buie. La tenuta è composta da quattro aree e si sviluppa intorno ad un cortile centrale. Alcune stanze hanno pavimenti in marmo e pietra, e affreschi sulle pareti.
Lo scavo è stato condotto grazie alla stretta collaborazione e cooperazione tra la Israel Antiquities Authority e la Authority for the Development and Settlement of the Bedouin: le due organizzazioni stanno pianificando insieme la conservazione e l’esposizione dei reperti al pubblico e a partire da questa settimana il sito sarà accessibile per visite guidate.
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