Rafael Kauders, primo sergente del 5030° battaglione della Brigata Alon, è stato ucciso mercoledì durante un attacco di droni di Hezbollah al confine settentrionale di Israele. Lo ha annunciato giovedì mattina l’IDF. Kauders ha servito come coordinatore del rabbinato militare nel 5030° battaglione.
Mercoledì, l’organizzazione terroristica libanese ha sparato droni nella loro posizione vicino a Hurfeish, uccidendo Kauders e ferendo altri nove soldati, tra cui un paramedico che stava prestando aiuto. Gli UAV sono esplosi sul campo di calcio della cittadina, a pochi minuti di distanza l’uno dall’altro, danneggiando anche le forze di soccorso accorse sul posto.
Chi era Rafael Kauders
Kauders era sposato con Yehudit e aveva quattro figli. Nato nella città di Rehovot, Kauders ha frequentato la Mekor Haim Yeshiva High School di Neve Daniel ed è stato studente del Dipartimento di Filosofia Ebraica della Ben-Gurion University. Ha lavorato come coordinatore dell’immatricolazione e dell’informatizzazione presso Or High School di Tzur Hadassah, e in seguito per un’azienda che ha sviluppato un sistema di gestione online per le scuole.
I suoi nonni paterni, Edmundo (Yisrael) e Margherita (Matal) Kauders, sono nati a Milano. Fuggirono dai nazisti in Svizzera durante la seconda guerra mondiale. La famiglia ha fatto l’aliyah dopo la Guerra dei Sei Giorni. Sua zia, Bianca Shahrur, è stata uccisa in un attacco terroristico del 2003 a Gerusalemme.
Il cordoglio della Comunità Ebraica di Roma attraverso le parole di Victor Fadlun
“Abbiamo appreso con sgomento e dolore dell’uccisione di Rafael Kauders, riservista italo-israeliano di 39 anni colpito da un drone del movimento terrorista Hezbollah. Rafael, la cui famiglia aveva una storia che ben conosciamo di persecuzioni nazifasciste prima di spostarsi in Israele, si trovava in una delle zone più pericolose al confine con il Libano, da dove Hezbollah ancora oggi lancia i suoi droni, uno dopo l’altro per fare vittime anche tra i soccorritori” ha affermato il presidente della Comuità Ebraica di Roma, Victor Fadlun. “Una notizia terribile, che ci lascia senza fiato. – continua – A nome dell’intera comunità ebraica di Roma esprimo la forte vicinanza ai familiari di Rafael e ai nostri fratelli e sorelle che si trovano in Israele, ai quali ci unisce un legame indissolubile. Rafael è caduto perché dopo i massacri del 7 Ottobre si era messo al servizio del suo Paese nella guerra di difesa da Hamas e dalle altre formazioni terroristiche armate dall’odio anti-ebraico e dalla volontà di cancellare dalle mappe Israele e tutti gli ebrei. Non ti dimenticheremo Rafael, come non dimentichiamo nessuno dei caduti per la pace e la libertà di Israele e del nostro popolo”
“Rafael Kauders, un riservista italo-israeliano di 39 anni dell’esercito israeliano, è stato ucciso a seguito di un attacco di Hezbollah nel Nord di Israele. Ho appena parlato con la famiglia, attiva nella comunità italiana in Israele, per esprimere le condoglianze a nome di tutto il Governo” scrive il ministro degli Esteri Antonio Tajani su X. L’ambasciatore dello Stato d’Israele in Italia Alon Bar, ha ringraziato il ministro e ha commentato l’accaduto. “L’attacco del 7 ottobre e la guerra che ne è conseguita ha distrutto le vite di troppi, specialmente di giovani. Ieri a seguito di un attacco di Hezbollah nel Nord di Israele, il riservista italo-israeliano Rafael Kauders (39 anni) è stato ucciso mentre difendeva il proprio Paese dal terrorismo” si legge nel suo post sui social.