L’IDF ha annunciato la morte quattro soldati appena ventenni uccisi sul campo a Gaza. Tra questi vi sono un ragazzo con la cittadinanza italiana e la prima donna israeliana caduta in combattimento. I giovani soldati sono stati uccisi dopo essere entrati in un edificio pieno di trappole esplosive situato nel quartiere di Tel Sultan a Rafah. Nello stesso incidente sono stati feriti gravemente anche un ufficiale e due soldati del battaglione Shaked, mentre altri due militari dello stesso battaglione sono stati lievemente colpiti. L’esercito israeliano sta conducendo un’indagine sull’accaduto.
I soldati uccisi sono il Capitano Daniel Mimon Toaff, 23 anni, che prestava servizio nel Corpo Givati (fanteria) come vicecomandante di compagnia del Battaglione Shaked; il sergente maggiore Agam Naim, 20 anni; il sergente maggiore Amit Bakri, 20 anni, un paramedico proveniente da Yoshivia; il sergente maggiore Dotan Shimon, 21 anni, di Elazar.
Toaff era figlio di Shlomo Toaff e pronipote di Shlomo Yona Renzo Toaff, fratello del rabbino capo emerito della Comunità ebraica di Roma Elio Toaff z’l. Era un atleta, appassionato di mountain bike. Aveva studiato alla yeshiva Sde Yaakov prima di iniziare il servizio militare. Suo padre Shlomo ha spiegato al Jerusalem Post che «Daniel era a Gaza dal primo giorno di guerra» e che «ha combattuto eroicamente quest’anno senza mai lamentarsi». Parlando del figlio, Shlomo, ha precisato che non voleva preoccupare la famiglia e che stava facendo il necessario per vincere e per riportare a casa gli ostaggi rapiti. «Era quella la loro missione, e hanno combattuto senza dispute e senza cinismo» ha precisato Shlomo, aggiungendo che stavano combattendo per il popolo di Israele. Il funerale del giovane si è tenuto mercoledì 18 settembre al cimitero militare di Har Herzel.
Con un comunicato l’Associazione degli ebrei italiani in Israele, HevratYeudè Italia be-Israel, ha annunciato “con dolore la perdita del Capitano Daniel Maimon Toaff, vicecomandante del Battaglione “Shaked” del Corpo Givati, caduto in combattimento a Rafah, nella striscia di Gaza”. Anche il vicepremier Antonio Tajani ha espresso il suo cordoglio alla comunità ebraica italiana per la morte del giovane, enfatizzando su X che «Anche nel suo ricordo continuiamo a lavorare per un cessate il fuoco e per la liberazione di tutti gli ostaggi».
Il sergente maggiore Agam Naim, 20 anni, è la prima combattente donna israeliana morta sul campo a Gaza è. Prestava servizio militare come paramedico a Gaza da sei mesi. La ragazza, proveniente dal kibbutz Mishmarot, è deceduta pochi giorni prima del suo congedo, previsto per giovedì. Agam avrebbe poi dovuto tenere un corso per paramedici. La ragazza aveva programmato anche una breve vacanza con gli amici. La zia di Agam, Muriel, ha spiegato a Walla che la sua famiglia era molto preoccupata che la ragazza dovesse partire per andare a Gaza a prestare servizio come paramedico dell’esercito: «Alla fine le abbiamo detto di seguire il suo cuore e lei ha risposto con qualcosa che non dimenticherò mai: che non sarebbe stata in grado di guardare di nuovo negli occhi le madri delle sue compagne di unità se fossero andate a Gaza e se lei non fosse stata lì a prendersi cura di loro». La famiglia della ventenne ricorda che la ragazza era dotata di grande felicità interiore che irradiava a chiunque la circondasse.
Secondo quanto riportato dall’IDF, i miliziani di Hamas avrebbero piazzato esplosivi in numerose abitazioni e quartieri di Rafah. Qui l’esercito ha sconfitto almeno 2308 terroristi e distrutto circa 13 chilometri di tunnel. Con la morte dei quattro soldati, il numero complessivo di soldati israeliani uccisi in combattimento a Gaza è salito a 348.