Panico all’Aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, dopo che una famiglia
americana ha tentato di salire a bordo di un aereo con una vecchia bomba
inesplosa nel bagaglio. La famiglia, secondo quanto riferito dall’Autorità
aeroportuale, si era recata nelle alture del Golan, nel nord di Israele, dove
uno dei bambini ha trovato l’ordigno. La famiglia ha portato quindi il
proiettile nel bagaglio, apparentemente come souvenir.
L’Autorità aeroportuale ha rilasciato successivamente una foto
dell’ordigno arrugginito, che sembrava essere parte di un proiettile di
artiglieria, avvolto in un sacchetto di plastica.
La regione, che durante la Guerra dei Sei Giorni e la Guerra del Kippur
è stata teatro di aspri combattimenti, è disseminata dei resti di quei
conflitti: come mine anti uomo, filo spinato e, per l’appunto, proiettili.
“Quando sono arrivati per controllare i bagagli, hanno mostrato
il pezzo del guscio alla sicurezza”, ha detto l’Autorità aeroportuale.
“Trattandosi di un pezzo di un proiettile, è stata annunciata l’evacuazione
della zona”.
È scoppiato così il panico tra i viaggiatori nel terminal delle partenze
quando l’annuncio dell’evacuazione ha suscitato il timore di un attacco.
Infatti, in Israele, dopo che una serie di attacchi terroristici in tutto il
paese ha ucciso 14 persone, il livello di sicurezza è aumentato.
Un uomo israeliano di 32 anni si è ferito ed è stato portato in ospedale
per le cure. L’infortunio è stato causato dalla fuga. Infatti il signore per
scappare è salito sul nastro trasportatore dei bagagli, ci è corso sopra ed è
caduto. “Ci sono state molte urla. Sentivo solo che dovevo correre per salvarmi
la vita”, ha raccontato a Ynet.
Dopo che la sicurezza ha escluso qualsiasi pericolo, i viaggiatori sono
stati ammessi di nuovo nel terminal. La famiglia è stata autorizzata a salire
sull’aereo per tornare negli Stati Uniti dopo una breve indagine, ha affermato
l’autorità. Senza portare con sé ovviamente il “souvenir”.