Durante le operazioni militari a Gaza, alcuni soldati dell’IDF hanno rinvenuto numerosi oggetti di Judaica, tra cui piatti per il seder di Pesach, chanukkiot, mezuzot, tefillin e molti altri. Questi oggetti sacri sono stati trovati in varie località della Striscia di Gaza, spesso nascosti in case abbandonate o in strutture utilizzate dai terroristi di Hamas.
I soldati israeliani, riconoscendo l’importanza storica e personale di questi oggetti, stanno cercando di rintracciare i legittimi proprietari o le loro famiglie, nella speranza di restituire questi preziosi articoli. Questo è stato il caso di un comandante di una piccola unità militare di droni a Gaza. Durante una missione di ricognizione di routine con il suo team in un appartamento a Rafah, uno dei suoi soldati ha trovato un oggetto che sembrava decisamente fuori posto: un tagliere per la challah di legno con la scritta “Ricorda lo Shabbat” in lettere dorate, in ebraico e inglese.
Il comandante sapeva che era permesso prendere proprietà solo se necessarie per la guerra, cosa che non si applicava in questo caso. Tuttavia, non era sicuro di cosa fare, come ha raccontato alla Jewish Telegraphic Agency. “Non ci è assolutamente permesso prendere alcunché come souvenir o cose del genere,” ha detto il soldato, di nome Yoya. “Rubare è proibito ed è anche immorale. Ma in questo caso, quando ho visto che questo era un oggetto ebraico, mi sono detto ‘Non può rimanere qui’”. Così ha cercato di rintracciare il proprietario del tagliere pubblicando una foto su Facebook. Anche se il post ha ottenuto 1.400 reazioni e quasi 250 commenti, nessuno ha reclamato l’oggetto rituale. In questi nove mesi di guerra, sono stati pubblicati decine di post simili. Due settimane prima di Pesach, un altro post ha fatto il giro sui social media, chiedendo di chi fosse un piatto del seder trovato in una casa a Khan Younis.
A dicembre, il fratello di Yoya, Elisha, anch’egli soldato dell’IDF, ha trovato una chanukkià a forma di hamsa in una casa a Khan Younis. Secondo il soldato, il candelabro era stato preso il 7 ottobre durante i saccheggi avvenuti durante i massacri. Altri soldati che hanno trovato oggetti di Judaica a Gaza hanno fatto la stessa supposizione. Il maggiore (ris.) Maor Lavi ha trovato una menorah in quella che ha descritto come la casa di un terrorista nel quartiere Shejaiya, a Gaza City. “Accanto al letto, abbiamo visto la menorah sporgere sopra uno dei comò. L’abbiamo presa” ha detto Lavi. “Vorrei davvero restituirla al suo proprietario e trovare la famiglia a cui appartiene.”
Il tenente colonnello (ris.) Maurice Hirsch, ex direttore della Procura militare dell’IDF in Cisgiordania, ha spiegato alla JTA che, sebbene non ci sia modo di accertare con certezza se la menorah e oggetti simili siano stati rubati, ci sono prove del saccheggio di case e attività commerciali israeliane da parte dei palestinesi il 7 ottobre. Nel caso degli oggetti di Judaica c’è “motivo di credere che siano stati rubati e quindi i soldati avrebbero il diritto di sequestrare quegli oggetti e tentare di restituirli ai legittimi proprietari”, ha detto Hirsch. Ha aggiunto che mentre tentano di restituire gli oggetti, i soldati devono fornire una documentazione dettagliata del luogo in cui sono stati scoperti, in modo che se i proprietari originali non fossero identificati, i manufatti potrebbero potenzialmente essere restituiti al luogo da cui sono stati presi.