Secondo il rapporto Ocse “Society at a Glance 2024”, pubblicato di recente a Parigi, in Israele il tasso di fecondità totale (TFT) resta di gran lunga il più alto rispetto a 38 nazioni. Dalla ricerca emerge anche una diminuzione delle nascite nei Paesi Ocse di oltre la metà negli ultimi 60 anni: il tasso è sceso in media a 1,5 bambini per donna nel 2022 rispetto a 3,3 nel 1960.
Dunque in cima alla classifica si trova lo Stato ebraico con 2,9 figli per donna, seguìto da Messico e Francia con 1,8 figli per donna. Il tasso più basso si è registrato in Corea con la stima di 0,7 figli per donna. Anche Italia e Spagna si collocano nella fascia bassa di nascite con 1,2 figli per donna.
“Sebbene i Paesi Ocse stiano utilizzando una serie di opzioni politiche per sostenere le famiglie, il costo economico e l’incertezza finanziaria a lungo termine dell’avere figli continuano a influenzare in modo significativo la decisione delle persone di diventare genitori”, ha affermato Stefano Scarpetta, Direttore della Direzione Occupazione, Lavoro e Affari Sociali dell’Ocse.
Secondo il rapporto, l’età media delle donne che hanno figli è passata da 28,6 anni nel 2000 a 30,9 anni nel 2022. Confrontando le donne nate nel 1935 e nel 1975, la percentuale di quelle senza figli è raddoppiata in Estonia, Italia, Giappone, Lituania, Polonia, Portogallo e Spagna.