Il Forum delle famiglie e degli ostaggi israeliani ha pubblicato un filmato realizzato durante l’attacco terroristico del 7 ottobre in Israele che mostra il rapimento di cinque giovani soldatesse ventenni. Il filmato è stato girato dalle telecamere che i terroristi indossavano durante l’attentato.
Le ragazze che compaiono nel filmato sono Liri Albag, Karina Ariev, Agam Berger, Daniella Gilboa e Naama Levy. Sono ancora tutte prigioniere a Gaza.
Nel filmato di tre minuti, composto da diverse clip, si vedono le ragazze coperte di sangue e legate in un rifugio della base di Nahal Oz dove prestavano servizio come osservatrici militari.
Si riconoscono che provano a parlare con i terroristi che le stanno legando. Naama cerca di spiegare che conosce qualcuno a Gaza, mentre Albag chiede se qualcuno parla inglese. Un altro terrorista domanda a Berger da dove viene e lei risponde “Tel Aviv”. I terroristi urlano contro le ragazze ordinando loro di stare in silenzio e di sedersi.
“I nostri fratelli sono morti per colpa vostra. Vi spariamo a tutte” urla un miliziano.
Sono immagini agghiaccianti, in cui si possono vedere i volti spaventati delle ragazze ferite e sporche di sangue.
Nella prima parte del video, ambientato all’interno del rifugio, si sente anche un terrorista dire che le ragazze sono molto belle e che “sono donne che possono rimanere incinte”.
Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha detto di essere inorridito dal filmato e che farà il possibile per riportare gli ostaggi a casa, in Israele.
Anche il presidente israeliano Isaac Herzog ha espresso la sua solidarietà alle famiglie delle giovani spiegando che “il mondo deve vedere queste malvagità crudeli. Chi ci tiene ai diritti delle donne deve parlare e fare tutto il possibile per riportare gli ostaggi a casa ora”.
Il 7 ottobre i terroristi di Hamas sono rimasti circa tre ore all’interno della base di Nahal Oz prima che intervenisse l’esercito israeliano. Quel giorno Hamas ha assassinato 54 soldati, uomini e donne, all’interno della base. Le ragazze sono rimaste sedute sotto la supervisione dei terroristi per due ore circondate dai corpi di undici soldatesse e di un soldato.
Nel filmato si vede che i terroristi non sembrano avere fretta di lasciare la base mentre rapiscono le ragazze che vengono caricate su dei veicoli che le porteranno a Gaza.
“Il disturbante video è stato la realtà di Liri Albag, Karina Ariev, Agam Berger, Daniella Gilboa e Naama Levy e di altri 123 ostaggi per oltre 229 giorni” ha dichiarato in un comunicato il Forum delle famiglie e degli ostaggi. “Il governo israeliano non deve sprecare neanche un altro momento, deve tornare al tavolo delle negoziazioni oggi” spiegano dal Forum.
Il filmato durava originariamente 13 minuti, come spiegato da Eli Albag, padre di Liri Albag, ed è stato censurato con l’attenta supervisione dei familiari delle soldatesse, che hanno preferito rimuovere le immagini più cruente.
“Tre delle madri non hanno visto il filmato e non sono pronte a vederlo, non possono sopportare di vedere le figlie [nel filmato]“ ha detto Eli Albag, secondo quanto riportato dal Times of Israel. “Cos’altro possiamo dire? Dove altro possiamo urlarlo? Cos’altro possiamo fare per svegliare la nazione?” si domanda Albag.
Anche Ashley Baldwin Waxman, cugina di Agam Berger, ha commentato il video: “È il filmato più scioccante che abbia visto fino ad ora di Agam. Mostra realmente la profondità del male. Non sono venuti solo a rapire, hanno anche abusato psicologicamente delle ragazze. È la prova che le nostre più grandi paure – dello stupro – non sono solo preoccupazioni. Ci sono così tante indicazioni di cosa sta accadendo lì e non ha senso che siano rimaste lì così a lungo”.
Ayelet Shabbat Levy, la madre di Naama, in una intervista a Channel 12 ha commentato: “Abbiamo visto le nostre eroiche figlie nel momento peggiore che si possa immaginare. Quella è stata la loro realtà il 7 ottobre ed è quello l’attacco incessante che stanno affrontando per 229 giorni”. Levy si augura che le ragazze “siano riuscite in qualche modo ad essere coraggiose nei giorni passati. Sappiamo in parte cosa stanno affrontando mentre sono nelle mani di Hamas. Non ho parole per spiegare come mi sento”.
Si ritiene che i terroristi di Hamas abbiano ancora prigionieri 124 ostaggi dopo che 105 civili sono stati liberati a fine novembre durante una tregua nella guerra. L’esercito ha confermato la morte di 37 ostaggi.