Giovedì l’esercito israeliano ha pubblicato due filmati con gli interrogatori di un padre e di suo figlio che confessano di aver stuprato ed ucciso donne e uomini israeliani durante l’attacco terroristico del 7 ottobre. I filmati sono stati diffusi dopo che il Daily Mail, che ne era entrato in possesso e aveva pubblicato la notizia.
Jamal Hussein Ahmad Radi, 47 anni, e suo figlio Abdullah, 18 anni, sono stati catturati a marzo dall’esercito israeliano a Gaza. Interrogati sui crimini commessi durante l’attentato in Israele hanno ammesso di aver commesso numerose atrocità nel kibbutz di Nahal Oz non lontano dal confine con la Striscia di Gaza.
Nel filmato i due uomini compaiono ammanettati, indossano tute grigie e siedono di fronte ad una bandiera israeliana mentre confessano in arabo ad un membro dello Shin Beth di aver assassinato civili innocenti nelle loro case, di averne rapiti altri e di aver stuprato e ucciso donne israeliane. Il Daily Mail ha definito i due terroristi come persone malvagie e prive di vergogna.
Sia Jamal che Abdallah ammettono di essere membri di Hamas. Jamal specifica che era un membro delle forze di sicurezza, mentre Abdallah non aveva un ruolo preciso. I due hanno spiegato di aver fatto irruzione in Israele scavalcando una rete posta al confine israeliano insieme ad altri tre uomini. Il diciottenne ha anche raccontato allo Shin Beth di essere stato convinto da suo cugino a partecipare all’attacco insieme a lui. “Inizialmente avevo rifiutato, ma continuava a provare a convincermi e siamo andati” ha detto Abdallah all’agente dello Shin Beth.
Padre e figlio sono entrati in diverse case dove hanno ucciso una coppia di quarantenni, rapito una donna e sua figlia, oltre a una coppia di cinquantenni che hanno poi consegnato ad altri miliziani che si trovavano nel kibbutz insieme a loro.
Nel suo interrogatorio, Jamal Hussein Ahmad Radi, padre di sette figli, confessa di aver sparato a cinque civili che stavano tentando di fuggire per mettersi in salvo. Jamal confessa anche di aver stuprato una donna: “Stava urlando e piangendo, ho fatto quello che ho fatto, l’ho stuprata”. Il racconto dello stupro prosegue con ulteriori dettagli agghiaccianti: “L’ho minacciata con il mio fucile per farla spogliare. Ricordo che aveva dei jeans corti. Non so cosa le sia accaduto. Sono rimasto lì per 15 minuti e poi me ne sono andato”.
Abdallah, figlio di Jamal, invece racconta ulteriori particolari: “La donna è stata stuprata prima da mio padre, poi da me e poi da mio cugino. In seguito ce ne siamo andati, ma mio padre ha ucciso la donna dopo che abbiamo finito di stuprarla”. Il diciottenne spiega allo Shin Beth che oltre a quella donna hanno stuprato un’altra ragazza. “Io ho ucciso due persone, stuprato altre due e fatto irruzione in cinque case”.
Un membro dell’IDF ha commentato il video al Mail Online precisando che “negli ultimi mesi abbiamo visto numerose prove delle brutali violenze usate da Hamas il 7 ottobre, compresi atti strazianti di violenza sessuale e di genere. Queste confessioni dimostrano ulteriormente che qualsiasi tentativo di negare gli orrori del 7 ottobre e di screditare le testimonianze sopravvissuti e ostaggi liberati, fa parte di una campagna per delegittimare Israele e per promuovere la giustificazione del terrorismo”.
I due uomini sono attualmente detenuti in Israele e sono in attesa di essere processati.